È vergognoso vedere politici occidentali insultare, si, insultare le popolazioni dell’America Latina costrette a vivere sotto le dittature “socialiste” mentre loro viaggiano con comodi mezzi e dormono in hotel a cinque stelle che per una notte costano lo stipendio di un mese di un lavoratore del sud America.
Se parliamo di politici italiani mi viene in mente il comodo viaggio di Di Battista, amico di dittatori come il venezuelano Nicolas Maduro, ma se vogliamo andare a vedere qualcosa di più recente e ancora più vergognoso, basta vedere il viaggio dei Socialisti Democratici d’America (DSA) dello scorso giugno durante il quale dai loro alberghi a cinque stelle hanno glorificato la dittatura venezuelana ma si sono ben guardati dall’incontrare le delegazioni dei lavoratori affamati.
Anzi, incredibilmente hanno avuto il coraggio di accusare l’America e le sue sanzioni contro il regime di Maduro, per la drammatica situazione in cui versa il Venezuela.
Quattro membri del Congresso degli Stati Uniti (Jamaal Bowman, Cori Bush, Alexandria Ocasio-Cortez e Rashida Tlaib) si sono macchiati del delitto di insultare il popolo venezuelano proclamandosi “sostenitori del regime di Maduro”, un regime che secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha costretto 5,6 milioni di venezuelani alla fuga dal paese. Un regime che secondo l’Universidad Católica Andrés Bello di Caracas costringe il 76,6% dei 28 milioni di abitanti del Venezuela a vivere in condizioni di estrema povertà.
Non solo, secondo quanto riferito dal Partido Socialismo y Libertad del Venezuela, esso stesso un partito di sinistra largamente ispirato dal leader trotzkista argentino Nahuel Moreno, i delegati americani del DSA si sono rifiutati INDISPETTITI di incontrare delegazioni degli operai, delle femministe, del movimento LGBT e i rappresentanti di diverse organizzazioni per la difesa dei Diritti Umani. La scusa? Loro sapevano tutto della situazione venezuelana.
Ma se allora sai tutto della situazione venezuelana, perché diavolo continui a sostenere il regime di Maduro e a definirlo “una democrazia socialista”?
La verità è che è facile andare in Venezuela in vacanza, dormire in comodi hotel a cinque stelle e poi dire che li è tutto bellissimo.
Poi ti informi un attimo e scopri che un rapporto del Programma Alimentare Mondiale del 2020 ha classificato il Venezuela tra i primi quattro paesi al mondo che soffrono di insicurezza alimentare, subito dopo lo Yemen, la Repubblica Democratica del Congo e l’Afghanistan. E che in un bollettino del 2020, Caritas Venezuela ha notato che nell’ultimo anno c’è stato un aumento del 73% dei livelli di malnutrizione acuta nei bambini sotto i 5 anni.
Non solo, sempre informandoti un pochino potresti scoprire che solo dal 2016 al 2019, la polizia e le forze di sicurezza venezuelane hanno ucciso quasi 18.000 persone per presunta “resistenza all’autorità”. Una dichiarazione del luglio 2019 dell’organizzazione per i diritti umani Programa Venezolano de Educación-Acción en Derechos Humanos (PROVEA) ha descritto quella che a suo dire era diventata “una fabbrica di esecuzioni” nei quartieri poveri, dove le forze di sicurezza irrompevano a tarda notte, rapivano i sospetti (spesso quelli che si presumeva avessero partecipato a manifestazioni politiche) e poi li uccidevano sommariamente. Un altro rapporto di PROVEA ha dettagliato come, nello stato di Lara, le forze di sicurezza venezuelane hanno commesso almeno 135 esecuzioni extragiudiziali solo nei primi sei mesi del 2020.
A soli otto minuti di macchina dal loro hotel, la delegazione del DSA avrebbe potuto parlare con i dipendenti dell’Hospital Clínico Universitario de Caracas, dove la maggior parte dei dipendenti sono pagati dal regime meno di un dollaro al mese; medici e infermieri sono costretti a portare il cloro da casa per pulire le strutture e cercare disperatamente suture, guanti o maschere attraverso donazioni private; e i dipendenti ammettono liberamente (come hanno fatto in un articolo del giugno 2021 sul quotidiano El Nacional) che il governo ha “distrutto” l’istituzione della Sanità pubblica.
Ma è tutto normale, per questi turisti antimperialisti va tutto bene, siamo in democrazia come in Bolivia, in Nicaragua e come in tanti stati sudamericani governati dal socialismo antimperialista dove questi signori amano andare in vacanza per poi andare in giro a blaterare quanto sono democratici questi veri e propri “produttori di povertà”. Tanto la colpa è sempre degli americani e dell’occidente ricco.