Lunedì la Direzione delle comunicazioni presidenziali di Erdogan ha pubblicato un video su YouTube chiamato “Kızıl Elma” (Mela rossa) che mostra la potenza militare della Turchia insieme a rievocazioni di soldati in azione nel corso della storia dell’Impero Ottomano.
Il video arriva in un momento molto particolare nel quale Erdogan ha portato la Turchia ad essere coinvolta attivamente in diversi conflitti.
Nell’ultimo anno, le forze turche hanno lanciato importanti offensive contro i gruppi armati curdi in Siria e Iraq, sono intervenute contro il generale ribelle Khalifa Haftar e le sue forze nella Libia dilaniata dalla guerra, hanno promosso legami più caldi con gruppi islamisti ex ISIS e con il movimento palestinese di Hamas, sostenuto l’Azerbaigian nella sua disputa territoriale post-sovietica con l’Armenia, e ha affrontato la marina greca nelle acque contese del Mediterraneo.
Ed è proprio quest’ultimo fatto che dimostra come il Califfo turco capo della Fratellanza Musulmana non si faccia nessuno scrupolo di affrontare militarmente un paese dell’Unione Europea nonché membro della NATO nonostante sia la Grecia che la UE abbiano lanciato chiari segnali che indicano la volontà di negoziare.
Ma Erdogan non ha nessuna intenzione di negoziare. Il Califfo è troppo impegnato a riportare in auge l’impero ottomano e, soprattutto, il califfato.
E così mentre Grecia e Germania (che dovrebbe operare come negoziatore) lanciano “segnali di pace”, per tutta risposta Erdogan organizza per l’1 e il 2 settembre esercitazioni navali al largo di Iskenderun.
Poi c’è il fronte libico dove nonostante il governo di Tripoli (sostenuto proprio da Erdogan) e quello di Tobruk abbiano appena raggiunto un accordo di cessate il fuoco, sembra che la Turchia sia più che intenzionata a conquistare Sirte, cioè uno dei principali terminali petroliferi libici, una azione che farebbe cadere subito l’intesa tra Tripoli e Tobruk.
Intorno a Sirte Erdogan ha schierato lanciamissili, artiglieria e uomini a dispetto degli ammonimenti in arrivo da tutto il mondo. Sembra quasi che sia stato colto di sorpresa dall’accordo tra Tripoli e Tobruk e che comunque voglia andare avanti.
Colpisce questo “attivismo militare” di Erdogan, ma ancora di più colpisce la tranquillità con la quale viene praticamente ignorato dalla UE e dalla NATO. Ora questo video chiaramente provocatorio, anch’esso ignorato pure dalla stampa specializzata. Se continuiamo così una mattina ci sveglieremo e ci ritroveremo i turchi alle porte. E non è un modo di dire.