Sull’Ucraina Biden fa così seriamente con Putin che ha fatto mettere in stato di allerta 8.500 soldati. Si, capito bene: ottomilacinquecento soldati americani “forse” verranno dispiegati in Europa orientale per prevenire (o forse contrastare, non si sa) una invasione russa dell’Ucraina.
120.000 soldati russi armati fino ai denti da un lato e forse 8.500 soldati americani dall’altro. Sottolineo fortemente il “forse” perché checché ne dicano i media americani, ancora non è chiaro né cosa andranno a fare né se ci andranno in Europa Occidentale, termine geografico per altro assai generico quello usato dagli americani.
Nel frattempo Putin si gode l’allarme provocato dalle sue minacce all’Ucraina, sebbene quasi mai pronunciate direttamente, e le opzioni che gli si aprono per destabilizzare in ogni caso l’ex repubblica sovietica.
A parlarci delle opzioni che ha il Presidente russo è un esperto del calibro di Daniel Hoffman, ex funzionario della CIA ed editorialista per Fox news, il quale ci illustra le opzioni che Putin potrebbe mettere in campo.
«Putin potrebbe bloccare il Mar Nero e il Mar di Azov», ha detto Hoffman in una intervista a Fox news. «Potrebbe attaccare l’Ucraina con tutte le sue forze mettendo in campo una vera e propria invasione. Oppure potrebbe usare i suoi Spetsnaz, i ragazzi delle forze speciali – che sono già all’interno dell’Ucraina – per rovesciare il governo Zelensky».
Hoffman ha proseguito sottolineando che Putin potrebbe anche scegliere di infiammare la guerra in corso nel Donbas, «ma in questo momento, sta guadagnando molto dall’aver schierato quelle 120.000 truppe al confine con l’Ucraina», ha osservato Hoffman. «Questa non è una mossa perdente per lui. È una mossa vincente in questo momento».
Hoffman ci spiega come per Putin l’Ucraina sia una minaccia esistenziale e quindi non considera le sanzioni come un ostacolo insuperabile per il suo desiderio di controllare Kiev, anche se proprio quelle sanzioni hanno provocato qualche danno economico alla Russia.
L’ex funzionario della CIA considera “molto alta” la possibilità che Putin invada l’Ucraina, anche se non ha ancora deciso quale opzione mettere in campo.
Hoffman critica il Presidente Biden per «non aver sottolineato abbastanza chiaramente che gli Stati Uniti sono con l’Ucraina» considerando insufficienti le forze e le azioni messe in campo dall’Amministrazione americana.
L’ex funzionario della CIA non chiede di inviare militari in Ucraina ma chiede al Presidente Biden che metta in chiaro con Putin che l’America renderà terribilmente costosa una eventuale invasione russa dell’Ucraina.
«Vorrei che il Presidente lo dicesse molto chiaramente» dice Hoffman specificando che fino ad ora non lo ha fatto.
«Putin è un ex agente del KGB e in quanto tale è un freddo calcolatore» sostiene Hoffman. «Ha spostato 120.000 militari per vedere la reazione americana e della NATO e ora starà valutando quale opzione sia meglio mettere in campo».
In conclusione, secondo Daniel Hoffman il Presidente russo,Vladimir Putin, ha diverse opzioni da mettere in campo per “attaccare” l’Ucraina e in questo momento starebbe decidendo quale di queste opzioni è la più valida.
La reazione americana non è stata certamente di quelle che mettono paura, quindi una azione russa in Ucraina è altamente probabile. Sua quale opterà Putin lo vedremo molto presto.