La stampa iraniana e i fanatici aspiranti martiri non sono contenti dell’annuncio che l’Iran sta arricchendo l’uranio al 60%. O meglio, non lo ritengono sufficiente.
Questa mattina il quotidiano iraniano Kayhan ha chiesto senza tanti giri di parole che per vendicare il sabotaggio della centrale di Natanz, l’Iran dovrebbe colpire la centrale israeliana di Dimona.
Non solo, sempre secondo il quotidiano iraniano, a chiedere una “punizione esemplare” sono anche migliaia di giovani iraniani che si sono ritrovati in mattinata davanti alla centrale di Natanz per manifestare solidarietà e per chiedere una immediata risposta contro Israele.
«Morte a Israele» e «morte all’America» erano gli slogan urlati dai giovani che si sono detti disposti anche a diventare “martiri” pur i colpire Israele.
Occhio per occhio
L’Iran dovrebbe agire contro Israele sul principio di “occhio per occhio” dicono gli aspiranti “martiri” davanti alla centrale di Natanz.
«Hezbollah deve prendere esempio dalla resistenza irachena e da quella yemenita» dice un ragazzo alla TV iraniana che lo intervista. «Deve colpire la centrale israeliana di Dimona con una raffica di razzi e di droni esplosivi».
«I negoziati con l’occidente sono contro in nostro interesse nazionale» dice un altro aspirante martire. «L’Iran deve andare avanti con il suo programma nucleare e colpire il nemico sionista dove fa più male, cioè la centrale di Dimona. Solo così potremo vendicare il sabotaggio contro la centrale di Natanz».
C’è solo un piccolo particolare che i poveri aspiranti martiri non sanno: la centrale nucleare di Dimona è uno dei siti più difesi al mondo e non è proprio facile da colpire, come ben sanno i loro cugini di Hezbollah.