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Secondo diverse fonti della dissidenza siriana l’esercito guidato da personale iraniano starebbe effettuando decine di arresti nei sobborghi di Damasco. I militari entrano nelle case e arrestano tutti coloro che ritengono appartenere alla dissidenza.
Specialisti iraniani sarebbero anche al lavoro per oscurare ogni tipo di comunicazione attraverso gli stessi software usati durante la repressione in Iran, software che ricordiamo sono “gentilmente” offerti dalla “Nokya Siemens Network”.
Sempre stando alle poche voci libere che riescono a filtrare dal paese durante le manifestazioni dei giorni scorsi sarebbero state uccise decine di persone. Dall’inizio delle rivolte i morti sarebbero oltre 800 ma si teme che il numero sia maggiore anche perché non si hanno i dati dei feriti e degli arrestati.
Intanto prosegue il vergognoso silenzio dell’occidente che continua a ignorare la sanguinosa repressione di Bashar Al-Assad contro il suo popolo. Nei giorni scorsi Secondo Protocollo ha chiesto al Parlamento italiano di fare un passo ufficiale e coraggioso per chiedere l’incriminazione di Bashar Al-Assad al tribunale Penale Internazionale per crimini contro l’umanità, ma al momento non è arrivata alcuna risposta e temiamo che, visto il coraggio dei nostri Parlamentari, non arriverà mai.
Secondo Protocollo