Tutta la malafede dei pacifisti amici di Putin

Cerchiamo per un attimo di entrare nella testa di uno di quelli che partecipa o, peggio, organizza una marcia per la pace nella quale chiede di interrompere l’invio di armi all’Ucraina perché altrimenti la guerra non finisce e Putin non vince (e noi paghiamo di più il gas).
Allora, secondo il loro ragionamento l’attacco ucraino che ieri ha danneggiato quattro navi russe nel porto di Sebastopoli, in Crimea, cioè in territorio dell’Ucraina, non farebbe altro che allungare la guerra e sarebbe addirittura un atto di terrorismo.
Dunque, gli obiettivi erano militari, erano ormeggiati in un porto ucraino occupato illegalmente e nessun civile risulta essere coinvolto. Quindi di quale terrorismo stiamo parlando?
Al contrario i russi sono settimane che bombardano solo ed esclusivamente obiettivi civili, ma questo non sembra affatto scalfire la “voglia di pace” degli amici di Putin che logicamente nemmeno menzionano il bombardamento a tappeto della povera Ucraina che si sarebbe dovuta arrendere mesi fa, ma sempre per salvaguardare la pace, naturalmente.
Ma quanto sarebbe stato bello se all’inizio dell’invasione quel testardo di Zelensky avesse dato retta agli americani e fosse fuggito i Polonia lasciando l’Ucraina e gli ucraini alla mercé dei soldati russi? E abbiamo visto a Bucha e nelle altre cento città e villaggi che contano stragi e fosse comuni quanto sono umani i soldati russi.
Quanto sarebbe bello oggi far sedere di nuovo quel genocida criminale di guerra di Putin al G7+1 come una volta, trattarlo come una grande potenza (sic) e comprare da lui tutto il gas e il petrolio che ci serve a prezzi stracciati?
L’altro giorno sentivo il capo di quello che rimane dei Comunisti Italiani, per fortuna una forza politica in via d’estinzione, ragionare proprio così con tanti saluti agli ucraini.
Fanno le marce per la pace ma non solo non dicono come raggiungere la pace ma non prendono minimamente in considerazione l’idea di chiederla a Putin la tanto agognata pace.
Perché non chiedono il ritiro delle forze d’occupazione russe? Quale miglior modo di chiedere la pace? Perché si scandalizzano per un attacco ucraino a obiettivi militari e non per la sistematica distruzione di obiettivi e infrastrutture civili da parte dei russi? Questo non è nemmeno un doppio standard, è pura malafede e non dovrebbero nascondersi dietro alla parole “pace”, una parola troppo nobile per essere sciupata dalle loro bocche sporche di sangue ucraino.