Dunque vediamo: la pressione fiscale è arrivata al massimo storico e loro dicevano (e dicono) di abbassare le tasse. Tra reddito di cittadinanza e quota 100, milioni di italiani avrebbero dovuto trovare lavoro, ma del lavoro nemmeno l’ombra. In poco più di un anno siamo passati da una crescita dell’1,5% a zero mentre paghiamo decine di miliardi in più di interessi sul debito.

Come se non bastasse in poche ore il Ministro dello (sotto)sviluppo economico rischia di mettere in mezzo alla strada tre grosse realtà italiane: ILVA, Autostrade e Alitalia. E intanto come una spada di Damocle pesa sulle nostre teste una possibile procedura di infrazione.

Però va tutto bene, abbiamo fermato l’invasione di 42 pericolosissimi clandestini, bloccato finalmente la nave Sea Watch, arrestata la capitana “sbruffoncella” (che detto da uno che si è salvato da un processo nascondendosi sotto la sottana di Di Maio fa già ridere così) e presto costruiremo un muro con la Slovenia che darà lavoro a centinaia di carpentieri, alle fabbriche di filo spinato e ci darà l’occasione buona per riportare tutti i militari italiani in missione all’estero per spostarli a difendere i confini.

Diciamocelo, siamo un paese meraviglioso pieno di inguaribili ottimisti. Stiamo affondando ma la “nana malefica” pensa a come affondare la perfida barchetta dei pirati delle ONG, mentre il suo Capitano che doveva rimpatriare 500.000 clandestini in pochi giorni si è accorto che proprio quei clandestini sono il suo tesoretto, da tenersi ben stretto quando il discorso si fa serio e volge l’attenzione verso le cose veramente importanti. Eppure noi siamo felici e questo Governo ci piace così com’è, con tutta la sua terribile incompetenza e le loro promesse da mercante.

Anche io mi ci metto tra gli inguaribili ottimisti. Continuo a pensare che il gradimento degli italiani verso questo governo non derivi da una improvvisa demenza collettiva ma che derivi piuttosto dalla mancanza di una alternativa politica seria. A meno che non vogliamo considerare il PD di Zingaretti l’alternativa a Salvini, perché allora forse è davvero una questione demenziale.

Possibile che nessuno, tra i politici seri, non veda quanto spazio di manovra ci sarebbe per una nuova forza politica liberale? Possibile che non si veda quanti italiani “rassegnati” ci siano e come siano in cerca di una alternativa?

Qualche tempo fa, dopo il siluramento di Matteo Renzi da parte dei suoi, dicevo che all’Italia avrebbe fatto bene un annetto di Salvini oppure di Di Maio. Per uno strano allineamento cosmico li abbiamo avuti tutti e due ed è decisamente troppo. Ora quell’annetto è passato e i risultati sono davanti agli occhi di tutti. Che dite, cari politici, mettiamo via i pop-corn e ricominciamo a fare politica oppure non vi basta ancora?