Il Diritto alla strage per i palestinesi e per i loro sodali è un “diritto inalienabile”. Nessuno si può permettere di mettere in discussione tale diritto, nessuno può interferire con le trame stragiste di questi “angeli della pace”.
E così Abu Mazen intima (si, intima) al Governo israeliano di rimuovere i metal detector posti all’ingresso del Monte del Tempio per evitare che, come è successo la settimana scorsa, terroristi armati compiano attentati o introducano armi nell’area sacra alle tre religioni. Nella delirante visione di Abu Mazen e di buona parte del mondo musulmano, impedire ai palestinesi di introdurre armi nel Monte del Tempio è una grave violazione dei Diritti Umani, viola cioè il loro sacrosanto Diritto alla strage.
E non è solo Abu Mazen a pensarla così. Anche Al Fatah (il partito della ANP e quindi dello stesso Abu Mazen), Hamas, Hezbollah e il neonato Partito Islamico Italiano la pensano così. Passi per Hamas ed Hezbollah che di terrorismo e stragi ci vivono, ma il Partito Islamico Italiano (o come diavolo si chiamerà) che si vuole presentare come un “partito moderato e liberale” che fa apologia degli attentatori che lo scorso 14 luglio a Gerusalemme hanno ammazzato due poliziotti israeliani mi sembra davvero troppo anche per la permissiva Italia. Quanto scritto sul suo profilo Facebook da Amza Roberto Piccardo, tra i maggiori promotori della Consulta Islamica che dovrebbe portare alla costituzione del Partito Islamico, non è solo aberrante, è la prova provata che questa gente di proporre un Islam moderato non ci pensa proprio.
Israele “cancella” la preghiera del Venerdì come ritorsione ad un’azione della resistenza palestinese. Preghiamo per i nostri fratelli e sorelle di Masjid al Aqsa e dintorni, già tre di loro sono caduti stamattina (qui lo screenshot)
Ora, chiamare un vile attentato terroristico con il termine di “azione della resistenza” e definire “fratelli caduti” i terroristi uccisi dalla polizia israeliana assomiglia tantissimo alle parole di propaganda dello Stato Islamico più che alle parole di chi dice di volersi presentare al mondo come un “musulmano moderato”. Per carità, l’Italia è un paese libero dove c’è libertà di parola e di opinione, ma per favore smettiamola di chiamare questa gente con il termine di “musulmani moderati”. Questi credono di avere il Diritto alla strage islamica, e di moderato in tutto questo non c’è nulla.
quando una telefonata?