A Teheran hanno finito le stupidaggini da sparare contro Israele. L’ultima (veramente grossa) l’ha sparata ieri sera il Ministro degli esteri iraniano Javad Zarif
New intelligence from Iraq indicate that Israeli agent-provocateurs are plotting attacks against Americans—putting an outgoing Trump in a bind with a fake casus belli.
Be careful of a trap, @realDonaldTrump. Any fireworks will backfire badly, particularly against your same BFFs.
— Javad Zarif (@JZarif) January 2, 2021
Insomma, agenti provocatori israeliani starebbero tramando attacchi contro obiettivi americani in modo da far ricadere la colpa sull’Iran e creare così un falso “casus belli” e mettere in difficoltà Trump.
Zarif, da buon samaritano qual’è, mette in guardia il Presidente americano e lo invita a non cadere nella “trappola israeliana”.
Tutto ciò è legato chiaramente alla data di oggi, 3 gennaio, quando cioè ricorre il primo anniversario dalla morte del generale Qassem Soleimani, ucciso in Iraq da un drone americano esattamente un anno fa.
L’intelligence americana e quelle di mezzo mondo hanno lanciato allarmi a ripetizione su “credibili minacce di attentati iraniani contro obiettivi americani” per vendicare la morte del comandante della forza Quds, cioè l’elite delle Guardie della rivoluzione iraniana.
Ma gli iraniani sono furbi, così furbi da credere che Donald Trump cada nel loro tranello e che quando (e se) avverrà un attentato contro obiettivi americani non sarà per mano iraniana ma per mano di quei cattivoni di israeliani che vogliono scatenare una guerra tra gli Stati Uniti e l’Iran.
Ho sempre ritenuto Javad Zarif un grande manipolatore, un uomo di una intelligenza sopraffina in grado di mettere in piedi tattiche diplomatiche molto raffinate di “aggiramento degli ostacoli”.
Mai e poi mai avrei creduto che si riducesse così in basso da pubblicare un Twitt così ridicolo oltre che un vero insulto all’intelligenza del Presidente Trump. E adesso possiamo dire di averle viste veramente tutte.