So già che verrò accusato di essere islamofobo per quello che sto per dire ma mi limito ad esporre la verità dei fatti, confermata proprio oggi dall’Imam di Segrate, Ali Abu Shwaima, intervistato da David Parenzo su La 7.
Il buon Imam, della serie l’Islam è una religione di pace, non è riuscito a condannare il massacro perpetrato sabato scorso da Hamas in Israele.
Anzi, ha accusato l’occidente di aver chiuso la bocca a tuti proclamando Hamas come gruppo terrorista. “Hamas è stata classificata da voi, dall’Italia, dall’Europa come un’organizzazione terrorista, quindi avete tappato tutte le bocche” ha detto il pastore di anime musulmane quando gli è stato chiesto di esprimere un parere su Hamas e se il gruppo terrorista fosse un problema per i palestinesi.
Ora, io sono un po’ contadinotto e non ho capito proprio bene quello che il buon Imam voleva dire, ma ad occhio mi è sembrato un enorme arrampicamento sugli specchi per riuscire a non condannare Hamas.
A parte questo desolante siparietto (poco prima c’è stato anche di peggio con il solito Telese) la realtà dei fatti è che in questi giorni non ho visto un solo musulmano condannare la strage di innocenti avvenuta in Israele. Chi in un modo chi in un altro, tutti quanti svicolano la condanna.
È un po’ come chiedere a un pacifista, tipo Santoro, come arrivare alla pace in Ucraina. Santoro vi dirà che l’Ucraina deve arrendersi alla prepotenza russa, un musulmano (ma anche no) vi dirà che per raggiungere la pace tra israeliani e palestinesi Israele deve scomparire.
È incredibile come ci siano analogie tra la strage perpetrata da Hamas e quelle perpetrate dall’ISIS, non tanto e non solo nel modus operandi, quanto piuttosto nella reazione musulmana. È la stessa silenziosa reazione. Anche se con l’ISIS qualche volta qualche musulmano si è sentito, ma solo se tra i morti c’erano loro correligionari.
Questa volta addirittura erano ebrei (almeno la stragrande maggioranza) per di più in territorio di Israele. Come fa un musulmano a condannare una strage di innocenti ebrei perpetrata in Israele? Ma dai, non chiediamo troppo.
E dopo Gerusalemme ci sarà Roma, che questo sia ben chiaro a tutti.
E adesso datemi pure dell’islamofobo, ma solo se lo intendete come fobia dell’Islam, paura dell’Islam. Io ho paura dell’Islam, una fottutissima paura.