Si dicono antifascisti ma poi si schierano con i peggiori regimi nazifascisti della storia moderna, da quello di Mosca a quello di Teheran passando per quello di Ramallah


Giusto per essere chiari per l’ennesima volta, chi scrive è lontano anni luce dalle posizioni politiche di Giorgia Meloni, così almeno evitiamo di dare voce ai soliti leoni da tastiera pronti a dare del fascista a chiunque si azzardi a sbattere in faccia alla sinistra tutte le sue contraddizioni.

Si avvicina il 25 aprile, una data che personalmente comincerei a pensare di togliere dalle festività, non fosse altro che per la sfilata di ipocrisia a cui assistiamo ormai da diversi anni.

Nell’Associazione Nazionale Partigiani ci saranno si e no tre/quattro partigiani ancora in vita, tutto il resto è una galassia di sfigati che si sveglia il 25 aprile di ogni anno con il solo obiettivo di impedire alla Brigata Ebraica di sfilare. Naturalmente nel sacrosanto rispetto della democrazia che, i medesimi sfigati, sostengono di voler difendere. Antifascisti che considerano i terroristi islamici di Hamas alla stregua dei partigiani che lottavano contro i nazifascisti.

Ma quest’anno andiamo veramente oltre. Quest’anno gli antifascisti più accaniti sono gli stessi che difendono uno dei pochi veri fascisti rimasti sulla piazza, quel Vladimir Putin ricercato per crimini di guerra che poco più di un anno fa ha deciso di invadere l’Ucraina.

Gli antifascisti che si autodefiniscono “pacifisti” e che vorrebbero che si fermassero gli aiuti militari all’Ucraina così che Putin se la possa finalmente fagocitare e ivi instaurare un bel regime filo-russo, naturalmente fascista.

Gli antifascisti che non nascondono un certo feeling con Bashar al-Assad, il dittatore siriano responsabile di centinaia di migliaia di morti e di milioni di sfollati. Gli antifascisti che adorano gli Ayatollah iraniani, cioè coloro che insieme a Putin sono la quintessenza del fascismo.

Li vediamo andare in TV a chiedere di fermare l’invio di armi all’Ucraina invasa dai nazifascisti russi. Non chiedono il ritiro di Putin, non chiedono che la Russia abbandoni i territori occupati. No, gli antifascisti de noantri chiedono che l’Ucraina si arrenda al nazismo russo.

E c’è chi ne approfitta persino per lanciare improbabili paralleli tra l’Ucraina invasa e la cosiddetta “Palestina”, dimenticando che la prima esiste ed esisteva mentre la seconda non solo non esiste nemmeno per il Tribunale Penale Internazionale, ma non è mai esistita, inventata di sana pianta solo in configurazione anti-israeliana. Sorvolando anche sul fatto che se la cosiddetta “Palestina” non è mai nata è perché i cosiddetti “palestinesi” non l’hanno mai voluta.

Al contrario l’Ucraina è uno stato democratico dove ci sono elezioni, dove c’è uno Stato, una catena di comando eletta dal popolo e non una dittatura come quella di Ramallah o come quella di Mosca, Damasco o Teheran.

Eppure gli antifascisti del 25 aprile sono compattamente schierati con i regimi più nazifascisti del mondo. Come si può spiegare questa cosa? Come si può in tutta onestà sorvolare sul fatto che questa gentaglia che si riempie la bocca di antifascismo in realtà sia la moderna rappresentazione del fascismo stesso?