Credo che sia arrivato il momento di rompere un tabù e di andare a vedere quanto realmente sia innocente la popolazione di Gaza.
La liberazione dei quattro ostaggi avvenuta ieri per mano delle forze speciali israeliane ci evidenzia il fatto che essi erano tenuti prigionieri in alcuni appartamenti, non nei tunnel.
L’intelligence israeliana presume che buona parte degli ostaggi non fosse detenuta nei tunnel bensì proprio negli appartamenti.
La cosa non è di secondaria importanza perché in un contesto come quello di Gaza è letteralmente impossibile che nessuno sapesse della presenza degli ostaggi negli appartamenti dove venivano trasferiti ed è quindi è altrettanto evidente che “l’innocente” popolazione di Gaza tanto innocente non è visto che Israele ha promesso di tutto a chiunque fornisse informazioni sulla collocazione degli ostaggi. Informazioni che in otto mesi non sono mai arrivate.
Qualche dubbio sul fatto che la popolazione di Gaza sia poco innocente deve essere venuto anche a chi sostiene il contrario quando ha visto i video della festa in strada la mattina del 7 ottobre subito dopo la strage di ebrei compiuta da Hamas.
Strage alla quale ha partecipato anche l’innocente popolazione di Gaza, la terza ondata e parte della seconda, quelle cioè più violente e sanguinose dove sono avvenuti i fatti più crudeli.
Se poi consideriamo il fatto che ogni singolo abitante di Gaza dipende in qualche modo da Hamas e che nella Striscia non è mai nato un movimento di dissenso come in altre dittature islamiche (vedi Iran, Siria ecc. ecc.) allora l’innocenza della popolazione di Gaza può essere quantomeno messa in dubbio.
Si dirà come al solito che Hamas sopprime qualsiasi tipo di dissenso, ma la stessa cosa (anche amplificata) avviene per esempio in Iran, eppure gli iraniani sono anni che pur di manifestare per la democrazia o anche solo per poter togliere l’obbligo del velo islamico vengono massacrati o, se va bene, gettati in prigioni da dove non usciranno mai.
La popolazione di Gaza sarebbe innocente se avesse almeno una volta dissentito o manifestato contro Hamas invece di rimanere a bocca aperta in modo di farsi nutrire senza dare nulla in cambio se non la sua fedeltà al regime islamista.
Il 95% dei dipendenti della UNRWA nella Striscia di Gaza sono abitanti locali, sono gli stessi cioè che permettono ad Hamas di nascondere armi e terroristi nelle scuole, negli ospedali e nei centri di raccolta. Gli stessi che nelle scuole insegnano ai bambini a odiare gli ebrei e che nei campi estivi gestiti dalla UNRWA insegna ai ragazzini a usare le armi e ad uccidere.
La poco innocente popolazione di Gaza è allora connivente con Hamas ed è quindi parte in causa nel conflitto e non parte lesa nel conflitto.
Mi si dirà: ma come, affermi che 2,5 milioni di persone sono tutte conniventi con Hamas? Non solo lo affermo, lo confermo. A provarlo ci sono le centinaia di Km di tunnel costruiti nell’omertà più assoluta, gli ostaggi che nessuno ha mai segnalato, la connivenza di coloro che lavorano nelle scuole e negli ospedali nel permettere ad Hamas di nascondersi in quei luoghi ben sapendo che questo avrebbe fatto perdere lo status di luogo “intoccabile”.
Parlatemi ancora della innocente popolazione di Gaza.
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