Secondo quanto si apprende da ambienti vicini all’intelligence inglese e in base a un rapporto compilato da esperti delle Nazioni Unite, ci sarebbe una Ong turca dietro al finanziamento del Allied Democratic Forces (ADF), un gruppo ribelle ugandese basato in Congo che si prefigge di trasformare l’Uganda in uno stato islamico.
L’intelligence del Regno Unito è stata interessata dagli stessi esperti delle Nazioni Unite ai quali risultava che uno dei leader del ADF, Jamil Mukulu, fosse residente a Londra da dove coordinerebbe gli attacchi da portare in Uganda e in Congo e da dove invia denaro per l’acquisto di armi e riceve somme dai vari donatori islamici.
Le indagini del gruppo di esperti delle Nazioni Unite si sono rivolte in particolare alle fonti dei finanziamenti dirette al ADF, inserito nella lista nera dei gruppi terroristici e giudicato “potenzialmente molto pericoloso” sia dall’Onu che dal Dipartimento di Stato americano. Il flusso di denaro porta a diversi donatori arabi residenti in Sudan, in Arabia Saudita, in Oman, negli Emirati Arabi Uniti e, in particolare, in Turchia. Proprio la Turchia, secondo quanto si apprende, sarebbe la più attiva nel finanziare il gruppo terrorista ugandese attraverso una organizzazione no profit islamica le cui coordinate portano a pensare che sia la famigerata IHH, già sospettata per il finanziamento di gruppi legati ad Al Qaeda e nota per aver organizzato la cosiddetta Freedom Flotilla che qualche mese fa tentò di forzare il blocco navale israeliano su Gaza.
Per inciso gli esperti Onu non parlano apertamente della IHH, ma nel loro rapporto preliminare nominano una Ong turca con “vasti programmi di assistenza alle popolazioni islamiche dell’Uganda e del Congo” e “impegnata nella costruzione di scuole islamiche in Uganda”. E’ l’identikit della IHH.
Nel rapporto preliminare degli esperti delle Nazioni Unite sia afferma anche che il gruppo terrorista ugandese con i finanziamenti ricevuti ha creato diversi campi di addestramento in Congo dove i terroristi vengono addestrati alla guerriglia urbana da addestratori marocchini, somali, afghani e turchi. Negli ultimi mesi i terroristi del Allied Democratic Forces si sono resi responsabili di diversi attacchi sia in territorio ugandese che in territorio congolese, attacchi che hanno provocato molte vittime sia tra i militari che tra i civili costringendo migliaia di congolesi ad abbandonare la propria terra e a dirigersi nelle zone protette dai caschi blu dell’Onu.
Il rapporto definitivo verrà consegnato dal gruppo di esperti alle Nazioni Unite nelle prossime settimane, dopo cioè che le autorità del Regno Unito avranno risposto alle domande in merito a Jamil Mukulu e ai finanziamenti da lui ricevuti per conto del ADF. Se venisse confermato che la IHH finanzia un gruppo terrorista sarebbe l’ennesima prova che dietro alla facciata umanitaria di questa Ong turca si nasconde in effetti un vero e proprio sistema di supporto al terrorismo islamico.
Sharon Levi