Quando si parla di Gaza uno si immagina un posto angusto, si immagina distruzione, povertà, fame e sete, luoghi bui dove le persone sono costrette a usare lampade a petrolio per potersi guardare in faccia dopo il calar del sole. I racconti dei prodi ed eroici “inviati speciali” e di alcune Ong ci raccontano questo scenario ogni giorno. Peccato che non sia proprio così.