In Svezia sono completamente impazziti se è vera la notizia secondo la quale il Governo svedese sarebbe intenzionato a permettere il ritorno dei jihadisti dalla Siria senza alcuna condanna e addirittura fornendo loro nuove identità per una migliore reintegrazione nella società.
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Il terrorismo islamico colpisce dove il mostro è stato allevato in casa
Ieri sera il terrorismo islamico ha colpito di nuovo la Francia. C’è un filo ben visibile che unisce gli attentati in Francia, in Belgio, in Olanda, in Svezia e prima ancora in Gran Bretagna. Quel filo non si chiama ISIS o Al Qaeda che sono facce della stessa medaglia, quel filo porta il nome di un mostro che ci siamo allevati in casa e che ha saputo approfittare della nostra tolleranza e della nostra accoglienza, un mostro che si è insinuato lentamente ma inesorabilmente nella nostra società usando le nostre leggi e nutrendosi della nostra democrazia per farlo. Quel mostro si chiama islamismo.
Perché colpire la tollerante Svezia? Un messaggio islamico all’occidente
Perché la Svezia? Ce lo siamo chiesti in tanti pensando all’attacco di due giorni fa e pensando a come proprio la Svezia sia in assoluto il Paese più ospitale e tollerante al mondo. Perché attaccare un Paese che accoglie tutti e non pone limiti alle perverse dinamiche islamiste?
Una bomba Islamica minaccia l’Europa. Oggi si chiama Erdogan e domani?
Dopo la Germania anche l’Olanda vieta ai politici turchi di fare propaganda pro-Erdogan e scoppia il finimondo. Un migliaio di immigrati turchi scatenano il finimondo a Rotterdam mentre da Ankara arrivano accuse di “nazismo” all’Olanda dopo che nelle ore scorse la stessa sorte era toccata alla Germania.
Assurdo, Ministro degli Esteri svedese accusa Israele di “esecuzioni extragiudiziali”
Svezia in mano alle bande islamiche: due autobombe a Malmo
Due autobombe sono esplose la notte scorsa in un quartiere multietnico di Malmo, in Svezia. Secondo il portavoce della polizia, Linda Pleym, non ci sono vittime o feriti. Gli attentati sono avvenuti nel quartiere di Rosengaard, una zona abitata principalmente da immigrati provenienti da Iraq, Kosovo, Bosnia e Libano.
La Svezia vuole riconoscere la Palestina. Follia europea
La Svezia riconoscerà la Palestina come Stato. Lo ha detto ieri il nuovo Primo Ministro svedese, Stefan Lofven, parlando in parlamento durante l’apertura dei lavori del nuovo Governo svedese di sinistra.
Svezia: fine del sogno multiculturale e monito per l’Europa
I fatti che stanno accadendo in Svezia dove una serie di rivolte scatenate dagli immigrati ha messo in seria difficoltà il Paese più liberale e aperto, stanno dimostrando in maniera implacabile che il modello del multiculturalismo in Europa non funziona.
Polisario: la Svezia riconosce la “Repubblica dello Saharawi”. Marocco infuriato
Il Parlamento svedese ha riconosciuto ufficialmente la “Repubblica dello Saharawi” mettendo in seria difficoltà il Marocco che da anni si oppone con tutte le sue forze all’indipendenza dello Saharawi. Lo rendono noto fonti del Governo svedese confermate da Rabat.