Qualcosa è andato storto nelle trattative per il rilascio di Rossella Urru, la cooperante italiana rapita il 23 ottobre 2011 in Algeria mentre svolgeva il suo lavoro per il CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli). Non c’è niente altro che possa giustificare l’irragionevole cifra chiesta per il suo rilascio dai rapitori: 30 milioni di euro.