I membri delle associazioni umanitarie e di quelle delegate a controllare l’applicazione del Protocollo di Kimberly hanno deciso di boicottare l’International Diamond Meeting in quanto il sistema di controllo sulla vendita dei diamanti risulta aggirato da ogni dove in particolare dallo Zimbabwe.
Secondo quanto riferisce in una mail Alan Martin, portavoce del gruppo di Ong che monitora costantemente l’applicazione del Protocollo di Kimberley, “è evidente come il sistema di Kimberley sia stato clamorosamente aggirato con la complicità aperta di diversi Stati, in special modo nel caso dei diamanti di tipo “Marange” provenienti dallo Zimbabwe estratti in palese violazione degli accordi internazionali e delle regole imposte dal sistema di Kimberley”.
Alan Martin fa riferimento alle aste di diamanti Marange provenienti dallo Zimbabwe regolarmente autorizzate dal Sudafrica e da altri Stati estratti in miniere che non rispettano i Diritti Umani e che probabilmente andranno a gonfiare il patrimonio di Mugabe piuttosto che a cercare di alleggerire la gravissima condizione in cui versa lo Zimbabwe.
La decisione delle Ong è arrivata dopo che si è avuta notizia dell’ennesimo decesso avvenuto nelle miniere di diamanti in Zimbabwe dove ogni anno perdono la vita decine e decine di minatori a causa delle indicibili condizioni di lavoro.