«Dobbiamo attaccare e distruggere Tel Aviv. Ce lo ha detto Dio». Così il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, rivolto agli studenti accademici di Gaza.
E poi in un crescendo di delirio religioso ha detto che «Hamas ha dimostrato che c’è chi è disposto a difendere la moschea di Al-Aqsa ed è pronto a pagare un prezzo pesante».
«Abbiamo sventato un progetto sionista, talmudico e biblico per dividere la moschea di Al-Aqsa nel tempo e nello spazio», ha detto Sinwar.
Israele ha distrutto solo il 3% della rete di tunnel a Gaza e Hamas ha utilizzato solo il 50% della sua potenza
Yahya Sinwar, capo di Hamas a Gaza
Poi, sempre rivolto agli studenti il capo di Hamas ha detto che il gruppo terrorista che tiene in ostaggio la Striscia di Gaza ha altre capacità che non ha rivelato.
«Insieme ai nostri partner (la Jihad Islamica n.d.r.) possiamo lanciare contro Israele fino a 130 missili al minuto» ha detto Sinwar.
Continuando nel suo delirio sempre più grottesco il capo di Hamas ha detto che Israele ha distrutto solo il 3% dei tunnel di Gaza e che Hamas ha usato solo il 50% della sua capacità offensiva.
«Israele non è riuscito a distruggere le nostre capacità di resistere. Il loro piano per uccidere 10.000 combattenti è fallito» ha detto il capo terrorista.
«Israele non ha distrutto più del 3% dei tunnel di Gaza. La [metropolitana di Hamas] non è stata distrutta perché amiamo la nostra terra e lei ricambia il nostro amore» ha infine concluso.
Secondo le forze di difesa israeliane, durante i combattimenti sono state distrutte oltre 60 miglia della rete di tunnel di Hamas, quindi o il capo terrorista mente oppure Gaza è sopra a 2.000 (duemila) miglia di tunnel. Davvero una sciocchezza.
Poi il leader di Hamas ha invitato i paesi del mondo ad investire a Gaza promettendo che i fondi non sarebbero stati utilizzati per fare la guerra contro Israele (e purtroppo c’è chi ci crede a partire dalla UE).
Poi ha concluso questa specie di allucinato comizio affermando che che Hamas non era interessato a riprendere i colloqui al Cairo con il movimento Fatah.
«Qualsiasi discorso su governi e conferenze il cui scopo è perdere tempo è inutile e inaccettabile», ha affermato categorico il capo terrorista chiudendo definitivamente la porta ai “cugini” della Giudea e Samaria.