Reazione Kurdistan: Peshmerga schiarati intorno a Kirkuk per controffensiva

19 Ottobre 2017

Erbil, Kurdistan (Rights Reporter) – Nelle prime ore di questa mattina forze Peshmerga hanno preso posizione intorno alla città di Kirkuk. Lo rende noto il comando delle forze militari del Kurdistan.

«I coraggiosi Peshmerga sono pronti a liberare la città dagli invasori» ha detto il comandante delle forze Peshmerga intorno a Kirkuk, Kamal Kirkuki, alla stampa. «Abbiamo sconfitto ISIS, Hashd al-Shaabi e tutti quelli che li sostenevano, sconfiggeremo anche gli invasori iracheno-iraniani che vogliono impossessarsi del Kurdistan» ha detto ancora il comandante Kamal Kirkuki.

Dalle migliaia di sfollati da Kirkuk arrivano intanto testimonianze di indicibili violenze perpetrate dalle milizie paramilitari sciite di Hashd al-Shaabi sostenute dall’Iran. E sono proprio le milizie al soldo di Teheran le prime ad aver assaggiato la rivolta della popolazione curda. Ieri la popolazione di Khanaqin, occupata nei giorni scorsi dai tagliagole iraniani, si è ribellata e con l’aiuto di piccole unità di Peshmerga ha messo in fuga le milizie sciite di Hashd al-Shaabi liberando non solo la città ma anche le aree limitrofe. Un piccola ma indicativa vittoria che dimostra come il popolo del Kurdistan non sia disposto ad accettare l’ennesima invasione straniera.

«Il momento di lanciare l’operazione per la liberazione di Kirkuk è vicino, questione di ore e la città tornerà ai suoi legittimi proprietari» ha dichiarato ancora il comandante Kamal Kirkuki.

Ieri a dimostrazione che le milizie sciite denominate Hashd al-Shaabi sono agli ordini diretti di Teheran è arrivato a Kirkuk anche il comandante della Forza Qods dei pasdaran iraniani, il generale Qassem Soleimani, che ha festeggiato con i tagliagole al soldo di Teheran la conquista della città. Festeggiamenti che speriamo ben presto gli iraniani si dovranno rimangiare.

Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

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