Secondo fonti del Fronte Nazionale di resistenza contro i Talebani (National Front for Resistance against the Taliban), da diversi giorni sarebbero in corso durissimi scontri tra la resistenza e i talebani nella valle di Andarab, nella provincia di Balk, nel nord-est dell’Afghanistan.
Talebani in fuga
«Attualmente c’è una feroce battaglia tra i talebani e il Fronte di resistenza nazionale ad Andarab. Ci sono vittime da entrambe le parti, il numero esatto delle vittime è sconosciuto» fa sapere una fonte. Stando a testimoni sul posto i talebani sarebbero in fuga.
Altre fonti riferiscono che scontri sono in corso nei distretti di Puli-Hisar e Dih-Salah nella provincia di Baglan. I Talebani, che hanno subito più di 60 vittime, si stanno ritirando. Tuttavia ci sono perdite anche tra i combattenti del Fronte e viene segnalata la morte di due dei loro comandanti di campo.
I Talebani non hanno ancora commentato le voci di una loro ritirata, ma sui social media sono stati pubblicati video che mostrano colonne di combattenti talebani diretti nella valle di Andarab.
Tuttavia il ministero della Difesa talebano ha annunciato su Twitter che Attaullah Omari è stato nominato comandante del Corpo di Mazar-e-Sharif. La notizia del cambio al vertice di quel particolare segmento confermerebbe indirettamente gli scontri in quanto proprio Mazar-e-Sharif è responsabile per il Nord-Est del Paese.
ISIS cerca di reclutare giovani afghani
Intanto il ramo afghano del gruppo terroristico dello Stato Islamico, Kholayat Khorasan, starebbe cercando di rafforzare la sua posizione nell’Afghanistan settentrionale e orientale.
Secondo Mir Haidar Afzali, ex presidente del comitato di difesa della Camera dei rappresentanti dell’Afghanistan, lo Stato Islamico sta cercando di reclutare giovani nelle zone settentrionali e orientali del Paese.
«I membri più pericolosi dello Stato Islamico, arrestati in passato dalle forze afgane, sono stati scarcerati dai Talebani e ora chiedono ai giovani di collaborare con loro», ha scritto Afzali su Twitter.
Secondo Afzali, lo Stato Islamico non ha ancora armi migliori e condizioni migliori, ma secondo lui la situazione potrebbe cambiare in un prossimo futuro.