I palestinesi non vogliono la pace: lo dicono loro in un sondaggio sconvolgente

15 Luglio 2011

Ora vediamo cosa ne penseranno i “pacifisti” filo-palestinesi occidentali di un sondaggio condotto dal Palestinian Center for Public Opinion su un campione di 1.010 palestinesi adulti residenti nella West Bank e nella Striscia di Gaza dal quale emerge, in maniera inequivocabile, che i due terzi dei palestinesi non vuole la soluzione dei due Stati per due popoli e che, anzi, vuole la distruzione di Israele e lo sterminio degli ebrei.

Il sondaggio ha posto alcune domande precise agli intervistati e le risposte rendono benissimo l’idea di come la pensino i “poveri” palestinesi sul concetto di “pace” in Medio Oriente e comunque su quale “concetto di pace” abbiano i 2/3 dei palestinesi.

Il sondaggio, patrocinato da Israel Project, una organizzazione internazionale non-profit che ha come obbiettivo quello di agevolare il confronto pacifico tra israeliani e palestinesi (compito arduo visto le risposte al sondaggio) e di diffondere notizie alla stampa e alle TV, ha portato alla luce una realtà palestinese molto lontana da quella che ci descrivono i “pacifisti” filo-palestinesi occidentali e l’Autorità Nazionale Palestinese. Solo il 34% dei palestinesi pensa che la soluzione dei due Stati per due popoli sia la soluzione giusta per arrivare alla pace in Medio Oriente. Il 61% pensa invece che la soluzione giusta è quella patrocinata da Hamas, cioè distruggere lo Stato di Israele e gettare in mare tutti gli ebrei. Di questo 61% oltre i due terzi (66%) pensano che all’inizio si dovrebbe fare uno stato unico ma che poi gli ebrei dovrebbero essere “espulsi” e a quel punto si dovrebbe trasformare tutto il territorio in uno Stato Palestinese. Insomma, si dovrebbe ricorrere all’inganno dello Stato unico per arrivare ad uno stato palestinese in senso puro, senza “contaminazioni” ebraiche.

Interessante la risposta data alla citazione di un articolo dello statuto di Hamas che prevede la creazione di battaglioni armati allo scopo di combattere e distruggere gli ebrei. Ebbene l’80% degli intervistati si è trovato d’accordo con questo articolo della Carta di Hamas. Insomma, Jihad totale contro il nemico ebreo. Sempre in tema di Jihad, il 22% degli intervistati è d’accordo sul lancio di razzi sulle città israeliane e sulla uccisione di civili ebrei.

Superflue poi le domande sullo status di Gerusalemme. Il 92% ha detto che dovrebbe essere la capitale dello Stato palestinese, l’1% che dovrebbe essere la capitale di Israele, il 3% la capitale di entrambi e il 4% che dovrebbe essere una città internazionale aperta sottocontrollo neutrale.

Secondo Israel Project il sondaggio avrebbe un margine di errore del 3,1% e quindi sarebbe sufficientemente attendibile, ergo il quadro che si presenta di fronte a coloro che tentano da anni di portare la pace tra israeliani e palestinesi è alquanto desolante. I palestinesi (o almeno la loro stragrande maggioranza) non hanno alcuna intenzione di fare la pace con Israele o di arrivare alla soluzione dei due Stati per due popoli. Loro vogliono tutto e vogliono la cancellazione dello Stato Ebraico. Lo capiranno coloro che si apprestano a sostenere la proclamazione unilaterale di uno Stato palestinese? Capiranno, finalmente, che non è Israele che vuole la guerra e che gli israeliani hanno il Diritto di sopravvivere e per questo di difendersi con ogni mezzo? Probabilmente no. Anche questa volta troveranno il sistema di passare sopra a questo vero e proprio schiaffo alle speranze di pace.

Sharon Levi

Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

12 Comments Lascia un commento

  1. troppo odio fra questi due popoli;vero è che c’è una percentuale di gente che vuole la pace basata sul rispetto reciproco,ma non è questo sufficiente per risolvere il problema.Purtroppo è la maggioranza che conta,e questi vogliono la distruzione di israele. ci sono due modi per ristabilire la pace in questa regione:L’odio e l’amore.mi spiego meglio…con l’odio prima o poi si arriverà a un conflitto totale e disastroso dove deve avvenire l’annientamento totale dell’una o dell’altra parte,e sicuramente con il coinvolgimento di altri stati e francamente credo che verrebbe distrutto e cancellato lo stato palestinese.Invece con l’amore e il rispetto reciproco si risolverebbe ogni cosa senza spargimento di sangue,e tutti si starebbe tranquilli e felici,non ha importanza se comandano gli israeliani o i palestinesi.Ma quest’ultima opzione la vedo francamente molto remota,il tempo… sento che è molto vicino per la soluzione definitiva.che dio salvi questa ignorante generazione.

  2. Ma forse pensavate che i Palestinesi fossero un popolo di cretini? Certo che non vogliono la pace, quella pace che vuole ISRAELE. Una pace a senso unico come essa vuole. Con un continuo gigantesco embargo/senza abbandonare le alture del Golan già imposto dall’ONU/ Con un gigantesco muro lungo km che comprende tutta la striscia di Gaza./Per la formulazione di continui posti di blocco nei confronti di chi è costretto a passare il confino/Libertà di bombardare nei territori con elicotteri Apach e ammazzarne qualcuno ogni tanto/Ci sono ancora 4300 case da ricostruire distrutte dall’ultimo fuoco degli “amici”pacifisti israeliani che hanno assassinato 3200 tra bambini/donne/anziani.Già dimenticavo l’ospedale abbattuto con gente inerme e indifese. Non sono crimini di guerra questi? Israele non meriterebbe un processo per crimini contro l’umanità? ECCO PERCHE’I PALESTINESI NON VOGLIONO LA PACE. TI PARE POCO?

  3. Pio bovio, le alture del Golan non sono palestinesi e al limite (ma proprio al limite) sarebbero siriane le quali sono state perse da Damasco l’ultima volta che hanno attaccato Israele. Il muro difensivo si è reso necessario dopo le decine di autobus di civili fatti saltare in aria dai palestinesi. Lo so, è una cosa brutta impedire ai “martiri” di guadagnarsi il paradiso e le relative 82 vergini, però intanto gli attentati in Israele non ci sono più stati.E poi anche “Piombo Fuso” (penso che tu ti riferissi a questo, non ci sarebbe stata se Hamas non avesse lanciato migliaia di missili su Israele (lancio ripreso ieri). Il concetto è semplicissimo, se tu non mi rompi io ti lascio stare. Il problema è che (come evidenzia benissimo questo sondaggio) ai palestinesi di non rompere non interessa un fico secco, loro vogliono tutto (non è una novità a dire il vero, si sa da sempre questa cosa). Tu vorresti che gli israeliani si lasciassero massacrare senza muovere un dito?
    Nota a margine:
    di che ospedale parli, quello dove Hamas aveva costruito nei sotterranei il suo quartier generale, l’ospedale Al Quods che puoi vedere perfettamente ricostruito in questo filmato? (http://www.vimeo.com/12888027)

  4. Per Pio Bovio. Quando non si conosce la Storia e quindi non si è in grado di individuare neanche un minimo di nessi causali ( significa rapporti di causaeffetto espressi in sequenza ) e nello stesso tempo non si è neppure in grado di separare i propri molto personali giudizi di fatto dai propri altrettanto personali giudizi di valore, allora accade che qualcuno ( il signor Bovio in questo caso ) possa descrivere una situazione tale che sia senza capo nè coda,(quindi omissiva) messa insieme da un filo logico/sintattico, anche questo “molto personale”. A proposito, cos’è che ha imposto l’ONU?

  5. Innanzi tutto nutro qualche leggittimo dubbio sull’esistenza di codesto sondaggio,in relazione al fatto che nessun organo d’informazione ne ha parlato,nemmeno quelli più palesemente filo israeliani.So altresi che gli israeliani sono meaestri in fatto di propaganda finalizzata a deligittimare la lotta del popolo palestinese;ma ammesso e non concesso che il sondaggio esista realmnente,provo a pormi alcuni quesiti elementari:come si concilia la non volontà a realizzare la pace con Israele e il quasi fanatico sostegno dei palestinesi nei confronti di Arafat il quale ha sostenuto e realizzato con forza l’accordo di Oslo successivamente divenuto carta straccia od opera dei governi israeliani?
    Come si spiega il grande consenso verso Abu Mazen che rappresernta il simbolo di un processo di pace costantemente ostacolato dal governo di destra israeliano e dai continui isediamenti sui territori palestinesi.
    “Vedi in proposito i più recenti contatti fra Israele e il governo degli Stati Uniti”Come si spiega che dopo Rabin gli israeliani hanno sostenuto prevalentemente governi che hanno sempre inteso il processo di pace unicamente in funzione ad una annessione totale o quasi della Palestina,ignorando tutte le risoluzioni dell’ONU relative al principio di due stati per due popoli.

  6. In primo luogo puoi trovare un articolo che ne parla a qeusto link
    http://www.jpost.com/DiplomacyAndPolitics/Article.aspx?id=229493
    oltretutto il fatto che i media occidentali non ne parlino è una cosa del tutto normale visto che, come sempre, tendono a difendere sistematicamente i palestinesi.
    Detto questo, la tua è una descrizione della situazione che travisa e capovolge completamente la ferità dei fatti. Fu infatti Arafat che dopo averli firmati e aver avuto il 99% dei territori, si rimangiò completamente gli accordi di Oslo dando il via alla seconda intifada. E poi, dov’è il “grande consenso” di cui gode Abu Mazen? Nemmeno tra i palestinesi gode di consenso. I governi palestinesi godranno di consenso quando la smetteranno di mangiare soldi a palate e inizieranno a usarli per lo sviluppo della futura Palestina. Infine, dopo Rabin tutti (e dico tutti, compresi quelli di destra) i governi israeliani hanno ribadito a più riprese le concessioni fatte negli accordi di Oslo anche senza un contestuale riconoscimento da parte palestinese dello Stato Ebraico, cosa non da poco. Adesso è chiaro che in assenza di qualsiasi volontà di pace da parte palestinese i giochi cambiano. Persino i principali finanziatori dei palestinesi (Arabia Saudita e paesi del Golfo) si sono rotti di rifondere il pozzo senza fine che è la ANP e hanno tagliato (quando non annullato totalmente) i finanziamenti ai palestinesi. Cos’è una congiura globale contro Abu Mazen?

  7. I paesi arabi e non solo loro hanno creato forse nella prima volta
    una popolazione (si fa per dire) “frankenstein”.
    I palestinesi sono ormai da lungo tempo cristallizzati nel: cercare la guerra per la guerra e la violenza per la violenza come dei drogati; voler distruggere Israele “a prescindere”.
    Pensare di poter vivere non in pace ma anche solo senza il fucile puntato con gente del genere è puramente suicida.

  8. Io sto ad un fatto reale e concreto:Israele sta occupando la Palestina e non viceversa.Da quando esistono i popoli la violenza degli occupati contro gli occupandi è sempre stata considerata non solo un diritto ma anche un dovere;tutto il resto sono chiacchere.

  9. E’ giusto, stiamo ai fatti reali: di quel popolo parli? I palestinesi non sono mai esistiti come “popolo”, sono stati creati ad hoc da Arafat e dai Paesi Arabi in configurazione anti-ebraica. Ma a parte questo, tu confondi il diritto alla difesa di un popolo occupato (ammesso che nel caso dei palestinesi si possa parlare di questo) con la volontà di sterminio di un popolo verso un’altro popolo. Non è mica la stessa cosa. Ribaltando il tuo ragionamento, vista la volontà araba di distruggere Israele, ogni azione volta a salvaguardare l’esistenza del popolo ebraico è pienamente giustificata, compresa l’occupazione di territori a scopo difensivo.

  10. Premesso che un popolo palestinese vero e proprio non è
    sostanzialmente mai esistito e quelli che oggi si dicono tali
    sono i discendenti di quella variopinta e incasinatissima
    moltitudine più o meno araba, più o meno chissà cos’altro che all’indipendenza di Israele si trovava nei suoi confini, noto che
    moltissimi di costoro malgrado l’offerta di Ben Gurion di restare e condividere il paese con gli Israeliani credettero alla sciagurata lusinga degli stati arabi e fuoriuscrono pensando che Legione Araba & C. avrebbero rapidamente spazzato via gli ebrei dopodichè essi sarebbero rientrati prendendosi tutto.
    Fu un errore gravissimo perchè costoro si misero fuori di Israele una volta per tutte precludendosi ogni futuro tranne quello di killers prezzolati dei nemici di Israele.
    Per inciso, dopo la pace con l’Egitto Israele offrì la restituzione di Gaza che fu rifiutata (…): i cosiddetti palestinesi erano troppo pericolosi ed ingestibili anche per i “fratelli” arabi, un po’ come la creatura lo fu per il Dottor Frankenstein.

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