Non si può più tacere di fronte ai massacri che avvengono quotidianamente in Siria. Per questo Secondo Protocollo ha avviato una iniziativa per denunciare il dittatore siriano, Bashar Al-Assad, al Tribunale Penale Internazionale chiedendo per questo l’intervento del Parlamento Italiano.
Una denuncia alla Corte Penale Internazionale può essere fatta solo da uno Stato o da un organismo internazionale, per questo abbiamo chiesto al parlamento italiano, al Ministro degli Esteri, Franco Frattini, e al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, di avviare al più presto una iniziativa per incriminare il dittatore siriano per crimini contro l’umanità.
La seguente mail, oltre che al Ministro degli esteri e al Presidente della Camera, è stata inviata a tutti i capigruppo parlamentari e più precisamente a: Della Vedova (FLI), Sardelli (Responsabili), Donati (IDV), Reguzzoni (Lega Nord), Franceschini (PD), Cicchitto (PDL), Casini (UDC), Lanzillotta (Alleanza per l’Italia), La Malfa (Liberali Democratici), Brugger (Minoranze linguistiche) e Commercio (Movimento per le autonomie).
Gentilissimo Onorevole, il presente appello viene inviato a Lei ed ad alcun suoi colleghi ed è del tutto bipartisan almeno nelle nostre intenzioni visto è considerato che il Diritto non ha colore politico.
Ormai da diverse settimane siamo in guerra con la Libia ufficialmente per difendere la popolazione attaccata da Gheddafi, ma nessuna iniziativa in tal senso è stata avviata nei confronti della Siria di Bashar al-Assad che ormai da settimane sta sterminando il suo popolo che osa chiedere riforme democratiche. Non diciamo che si debba entrare in guerra anche con la Siria, la guerra non è mai la soluzione, ma che si debba tacere su questo orrendo crimine contro l’Umanità non possiamo sopportarlo.
Come saprete solo uno Stato o una organizzazione internazionale quale è l’Onu può avanzare domanda al Tribunale Penale Internazionale di chiedere l’incriminazione di uno Stato o di un Capo di Stato e crediamo che quello che sta facendo Bashar al-Assad al suo popolo sia una crimine contro l’Umanità.
Per questo motivo vi chiediamo di non rimanere impassibili di fronte a questo orrendo crimine e di avanzare presso il Tribunale Penale Internazionale la domanda per l’incriminazione del dittatore siriano per crimini contro l’Umanità. Vi chiediamo di farlo tutti insieme, per una volta uniti come un vero Stato democratico e come una vera Nazione.
Rimanere indifferenti di fronte a quello che avviene in Siria non è possibile e non è da Paese civile.
Ora speriamo che questa nostra iniziativa porti a qualcosa. Crediamo che al di la delle differenze politiche per una volta il Parlamento Italiano possa ritrovarsi unito in quella che è una richiesta di giustizia e, soprattutto, una mossa da Paese civile e democratico. Con la Libia per lo stesso motivo abbiamo iniziato una guerra e crediamo che la situazione in Siria sia decisamente peggio di quella libica. Lungi da noi chiedere una guerra anche contro la Siria ma crediamo che occorra lanciare un messaggio preciso al dittatore siriano per fargli sapere che lui non può impunemente massacrare il proprio popolo.
Secondo Protocollo