Curdi prima usati per combattere l’ISIS e poi scaricati, svenduti, traditi e consegnati nelle mani di Erdogan. Se quanto riporta oggi la CNN corrisponde al vero siamo di fronte a un vero e proprio tradimento da parte del Presidente Trump nei confronti del popolo curdo.
Secondo la CNN, che come fonte cita un funzionario della Casa Bianca, durante una telefonata tra Erdogan e Trump il Presidente americano avrebbe detto a quello turco che in Siria gli americani avevano finito il lavoro e che adesso era tutta sua.
Sempre secondo la fonte citata dalla CNN Erdogan avrebbe garantito a Trump che la Turchia proseguirà la lotta all’ISIS fino al suo completo annientamento. Nessuna parola sul popolo curdo che il dittatore turco intende attaccare per primo, in barba alla lotta all’ISIS.
Non sembra che Trump abbia chiesto garanzie per gli ormai ex alleati curdi o specifiche garanzie che le milizie islamiche alleate di Erdogan non compiano massacri in Kurdistan come già avvenuto nella regione di Afrin.
Ieri Trump ha twittato sul colloquio avuto con Erdogan ed è stato sommerso di commenti fortemente critici o che chiedevano garanzie in merito al destino del popolo curdo. Tra questi spicca quello del noto pastore evangelico Jentezen Franklin il quale rivolto a Trump ha scritto «ti prego, hai discusso del destino dei nostri amici curdi. Molti sono cristiani e musulmani moderati, che hanno combattuto fianco a fianco con le nostre truppe, non dobbiamo permettere che siano massacrati da questo ritiro».
A prescindere dalla decisione tatticamente sbagliata che di fatto consegna quella parte della Siria all’estremismo islamico turco e che probabilmente favorirà un recupero dello Stato Islamico, quello che ci preme rimarcare è l’estrema facilità con la quale i curdi sono stati prima usati e poi dati in pasto a Erdogan, così, come se niente fosse.
E’ un segnale devastante che il presidente americano lancia a tutti i suoi alleati nella regione, in primis Israele, dove adesso in molti si chiedono quanto ci si possa fidare del Presidente americano. Per di più Israele è da sempre al fianco del popolo curdo, fatto per cui questa decisione viene sentita particolarmente a Gerusalemme.
E non ci sono scuse che tengano, il popolo curdo è stato ancora una volta venduto dopo essere stato usato, dopo aver versato sangue per liberare la regione dallo Stato Islamico viene consegnato nelle mani di chi proprio lo Stato Islamico ha contribuito a far crescere.