Dopo gli Emirati Arabi Uniti anche il Bahrein apre relazioni con Israele. In pochi giorni è il secondo importante Stato arabo a normalizzare le relazioni con Gerusalemme.
L’accordo ha particolare valenza geopolitica in quanto il Bahrein è uno degli alleati più fedeli dell’Arabia Saudita ed è molto improbabile che abbia preso una decisione simile senza prima aver avuto il via libera da Riyad.
Molti analisti si sono affrettati a sostenere che questa sia l’anticamera di un accordo con l’Arabia Saudita, anche in considerazione del fatto che solo pochi giorni fa per la prima volta Riyad ha aperto il suo spazio aereo ad un jet israeliano (ufficialmente, perché non ufficialmente il discorso cambia).
Sinceramente al momento i sauditi non sembrano molto interessati ad una accelerazione verso la regolarizzazione dei rapporti con Israele. Non perché in realtà la cosa non gli interessi, quanto piuttosto perché sarebbe veramente un fatto epocale e a Riyad non vorrebbero compiere questo passo prima di aver in qualche modo “normalizzato” la questione palestinese.
E sono proprio i palestinesi, insieme ai soliti iraniani, a denunciare l’accordo tra Israele e Bahrein. Secondo Ramallah sarebbe l’ennesimo tradimento della questione palestinese.
Non sono dello stesso parere né lo stesso Bahrein né l’Egitto di Al Sisi i quali sostengono invece che questo accordo, così come quello con gli Emirati Arabi Uniti, aiuterà i palestinesi.
«L’accordo è il modo migliore per garantire i Diritti dei palestinesi» ha detto il re del Bahrein, Hamad bin Isa bin Salman Al Khalifa.
«L’accordo trasmette un messaggio al popolo di Israele che la pace globale con i palestinesi è il modo migliore e un vero interesse per il loro futuro» ha continuato il re del Bahrein.
Gli risponde ancora una volta a strettissimo giro di posta l’Autorità Palestinese la quale con un comunicato afferma che «condanniamo l’accordo che vediamo come un tradimento della questione palestinese e di Gerusalemme».
Poi il comunicato continua minaccioso: «l’Autorità Palestinese vede la mossa come molto pericolosa, in quanto ostacola l’iniziativa di pace araba e contraddice la legittimità internazionale. L’Autorità Palestinese chiede al Bahrein di ritirarsi dall’accordo e sottolinea che non è disposto che alcun Paese arabo agisca per suo conto». È evidente come a Ramallah pensino ancora di contare qualcosa.
In ogni caso il 15 settembre Bahrein, Emirati Arabi Uniti e Israele saranno alla Casa Bianca per firmare questo storico accordo, alla faccia dei palestinesi e degli iraniani.