È ora di finirla con la storiella priva di ogni fondamento che in Israele ci sia qualche forma di apartheid nei confronti dei palestinesi.
Invito e sfido chiunque a portarmi un solo caso di apartheid del quale siano stati vittima i palestinesi di cittadinanza israeliana.
Non solo, i palestinesi sono così “discriminati” che non solo sono rappresentati alla Knesset, ma addirittura hanno un loro partito al Governo.
Faccio queste considerazioni in quanto due club palestinesi avrebbero chiesto a Roma e Tottenham di non giocare una partita prevista per il prossimo 30 luglio ad Haifa, in Israele, in quanto i palestinesi sarebbero vittima di apartheid.
Quindi vorrei ripetere l’invito a tutti coloro che si riempiono la bocca con la parola “apartheid”, probabilmente senza nemmeno conoscerne il vero significato, a portarmi un solo caso di discriminazione verso i cittadini israeliani di origine palestinesi.
Non vorrei poi che si parlasse di apartheid nei confronti dei palestinesi sotto la dittatura della Autorità Palestinese. Israele non controlla le aree sotto il regime palestinese e anche nei territori contesi i palestinesi sono sotto la tutela della Autorità Palestinese e non di Israele.
Quindi se ci fosse nei confronti dei palestinesi sotto controllo del regime di Ramallah una qualsiasi forma di discriminazione, questa sarebbe da imputarsi al regime della Autorità Palestinese.
Vorrei ricordare che se fino ad oggi non è nato uno stato palestinese non è colpa di Israele ma dei regimi palestinesi che si sono succeduti dopo gli accordi di Oslo, completamente disattesi da Ramallah.
Non solo, la nascita di uno Stato palestinese comporterebbe la rinuncia ad una enorme mole di aiuti internazionali che con lo status attuale sono a fondo perduto, con uno Stato palestinese ufficiale sarebbero invece da restituire. C’è poi da coniare una propria moneta soggetta alla svalutazione, un sistema di welfare e tutte quelle cose di cui abbisogna uno Stato. Non credo quindi che l’Autorità Palestinese intenda far nascere alcuno Stato palestinese.
E a chi volesse imputare la mancata attuazione degli accordi di Oslo agli insediamenti israeliani, vorrei ricordare che tali insediamenti sono posizionati in Area C cioè in una zona dove esiste il pieno controllo israeliano eccetto che sui civili palestinesi che rimangono sotto il controllo del regime palestinese.
Si finisca quindi di blaterare di apartheid in Israele nei confronti dei palestinesi. Non esiste nessuna forma di discriminazione in Israele, mentre fuori dallo Stato Ebraico al limite si può parlare di conflitto armato se si parla di Gaza o di contesa giuridica se si parla dei territori contesi tra Israele e Autorità Palestinese.