Secondo quanto riferito dal Finalcial Time che cita fonti attendibili, l’ISIS avrebbe ucciso almeno 100 combattenti stranieri che volevano andarsene dalla “capitale” dello Stato Islamico, Raqqa, per tornarsene a casa.
I combattenti stranieri, di cui non si conosce la nazionalità, sarebbero stati considerati alla stregua di disertori e per questo passati immediatamente per le armi.
Secondo le testimonianze raccolte da diverse ONG lo Stato Islamico avrebbe anche creato una sorta di polizia militare incaricata di reprimere sul nascere qualsiasi tentativo di non eseguire gli ordini impartiti dal Califfo e di prevenire le diserzioni che, a quanto pare, sarebbero più di quelle che si credeva.
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