Non ci sono più parole per definire questo ONU. Negli ultimi venti anni le crisi che le Nazioni Unite non hanno risolto sfiorano la percentuale del 100% in tutto il mondo, quando non le hanno addirittura peggiorate con decisioni inappropriate se non addirittura dannose.
Ma quello che veramente lascia basiti non è tanto il constatare quanto l’ONU sia inappropriato nel risolvere le crisi quanto piuttosto la sua metamorfosi da mezzo di pace a strumento di guerra, guerra politica e guerra vera.
Netanyahu nel suo recente discorso alle nazioni Unite ha ricordato come appaia uno scherzo «chiamare “Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite”, chi ogni anno condanna Israele più di tutti i paesi del mondo messi insieme. Mentre le donne vengono violentate sistematicamente, uccise, vendute come schiave in tutto il mondo» mentre proprio la Commissione delle Nazioni Unite sulle donne ha deciso di condannare Israele, cioè l’unica democrazia in un medio oriente in fiamme dove i Diritti di ogni cittadino vengono rispettati. Netanyahu da buon politico qual’è ha evitato di ricordare che sia il Consiglio per i Diritti Umani che quello per i Diritti delle donne sono o sono stati in mano a paesi come Arabia Saudita e Iran che sono proprio tra ai peggiori violatori di quei Diritti che dovrebbero proteggere. Ma l’allusione è stata chiara a tutti.
Ma le agenzie ONU che fanno l’esatto contrario di quello che dovrebbero fare sono tante, a partire dalla UNRWA l’agenzia dedicata unicamente ai palestinesi che invece di lavorare per ridurre il numero di profughi, da oltre 60 anni lavora invece per farne artificiosamente lievitare il numero provocando così il più evidente ostacolo alla pace nel conflitto arabo-israeliano. Forse proprio la UNRWA è la dimostrazione più evidente di come l’ONU si sia trasformato da una organizzazione intergovernativa a carattere internazionale che aveva tra i suoi scopi principali quello di «mantenere la pace e la sicurezza internazionale, promuovere la soluzione delle controversie internazionali e risolvere pacificamente le situazioni che potrebbero portare a una rottura della pace» in una organizzazione che fa l’esatto contrario.
I motivi di questa metamorfosi costante e inarrestabili sono tanti, a partire dal potere di veto dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza che viene usato spesso e volentieri a protezione degli interessi nazionali dei membri stessi, fino alla massiccia infiltrazione ai vertici dell’ONU delle peggiori dittature islamiche del mondo, una infiltrazione avvenuta a suon di miliardi di petrodollari elargiti alle Nazioni Unite sotto forma di donazioni “umanitarie” ma che in realtà sono vere e proprie tangenti. A tutto questo si aggiunge una obiettiva incapacità di intervenire fattivamente nelle tante crisi sparse nel mondo, dal Darfur al Congo, dalla Somalia all’Eritrea, dal Sud America all’estremo oriente fino alla recente crisi siriana, crisi spesso decennali rimaste tali per la scarsa incisività di quello che dovrebbe essere invece l’organismo più potente e incisivo del mondo.
Parlare delle mancanze delle Nazioni Unite è un po’ come sparare contro la Croce Rossa, dovrebbe essere considerato un crimine di guerra tanto è facile farlo. Ma a parte i luoghi comuni il mondo ha un problema serio con l’ONU, non tanto e non solo per la sua endemica incapacità a risolvere le crisi quanto piuttosto per la sua metamorfosi verso un organismo che le crisi le provoca o le mantiene volontariamente attive, come per esempio il conflitto arabo-israeliano.
Anche parlare di “riforma delle Nazioni Unite” appare ormai solo un inutile mantra dato che a nessuno interessa veramente riformare un organismo diventato ormai pachidermico, inutile e dannoso oltre che costosissimo. Fa troppo comodo ammantare di legalità le peggiori porcherie immaginabili attraverso risoluzioni emesse da organismi in mano alle teocrazie islamiche o a dittature palesi o parzialmente velate come quella russa e cinese. Il paradosso è che fa comodo pure a quelle “grandi organizzazioni per la difesa dei Diritti Umani” che non perdono occasione per usare le farlocche risoluzioni dell’ONU (in particolare contro Israele) per alimentare odio e menzogne pur di non perdere il grande business che rappresentano per loro le tante crisi irrisolte.
Non è vero quindi che l’ONU è inutile, magari lo fosse. L’ONU è utilissimo per fare l’esatto contrario di quello per cui era nato, cioè per alimentare e mantenere attive quelle guerre che per vari motivi fanno comodo a un sacco di gente. Da mezzo per raggiungere la pace l’ONU è diventato il miglior strumento per alimentare le guerre e questo, purtroppo, è un dato di fatto.