I terroristi islamici di Boko Haram hanno compiuto ieri un altro terribile massacro e questa volta hanno fatto anche un salto di qualità attaccando una base militare e massacrando non solo i soldati ma anche tutte le loro famiglie, donne e bambini compresi.
I fatti
Ieri un gruppo composto da centinaia di miliziani islamici appartenenti a Boko Haram hanno attaccato con armi pesanti, missili terra-terra, missili antiaerei e armamenti moderni, tra le quali anche cannoni semoventi, una caserma dell’esercito nigeriano nella città di Bama, nello stato di Borno. La battaglia, durata molte ore, si è conclusa solo dopo che è intervenuta l’aviazione nigeriana e ha messo in fuga i criminali islamici. Ma per molti soldati e le loro famiglie era troppo tardi. La caserma è stata anche saccheggiata delle molte armi tra le quali anche carri armati che però i terroristi islamici non hanno potuto portare via. Al momento in cui scriviamo non si ha il conteggio dei morti ma il Generale Chris Olukolade, comandante dell’ufficio informazioni dell’esercito nigeriano, ha parlato di «orribile strage» e di «immagini shoccanti». Testimoni locali riferiscono di decine di corpi di donne e bambini anche finiti con un colpo di grazia. I soldati morti sarebbero decine e decine.
Una volta finito di massacrare i terroristi islamici si sono rifugiati in Cameroun, accusato più volte dalla Nigeria di dare asilo a Boko Haram e di consentire che armi moderne e potenti come quelle usate ieri giungano nelle mani dei terroristi islamici.
La Nigeria sta affrontando con coraggio la lotta contro le milizie islamiche di Boko Haram, ma considerando gli appoggi esterni di cui palesemente godono i terroristi islamici non è più possibile per l’occidente rimanere inerte a guardare queste continue stragi. La Nigeria non può essere lasciata sola a combattere contro questi criminali che massacrano nel nome di Allah. E ora di finirla di girarsi dall’altra parte.
Onu, ue e carrozzoni vari, assenti ingiustificati (ma tutto sommato, intervenendo provocherebbero ulteriori danni).