Diciamoci la verità, nessuno ha mai veramente creduto alle buone intenzioni di Assad di rinunciare alle armi chimiche. Quella che è stata sbandierata dalla ridicola Amministrazione americana come una vittoria della politica della minaccia e delle trattative (il bastone e la carota), se le notizie provenienti dalla Siria saranno verificate, sarebbe invece l’ennesimo fallimento di Obama & C.
Secondo quanto riportato da alcuni cittadini e attivisti siriani alla Reuters, Assad avrebbe usato nuovamente armi chimiche. Ad essere colpita è stata la città di Nabak, 68 km a nord est di Damasco, dove il bombardamento chimico avrebbe ucciso almeno nove persone e ne avrebbe intossicato a decine. La Reuters specifica tuttavia che la notizia non è confermata anche se tutte le testimonianze coincidono.
I testimoni riferiscono che le vittime sono state trovate con gli arti gonfi e la bava alla bocca e riportano di improvvisi svenimenti e di “nuvole di gas” che si espandevano dopo l’esplosione. Il racconto viene confermato anche dalla Syrian Revolution Coordinators Union sulla sua pagina Facebook.
Gli attivisti siriani chiedono che gli ispettori dell’Onu si rechino immediatamente a Nabak per verificare la veridicità di quanto riferito dalla Reuters e dalla Syrian Revolution Coordinators Union.
In realtà la cosa non stupirebbe più di tanto. In molti avevano sollevato perplessità sulle buone intenzioni di Assad, memori delle tante volte che il boia di damasco aveva mentito. Tuttavia, se il fatto venisse confermato, sarebbe di una gravità inaudita e confermerebbe che con regimi canaglia come quelli di Siria e Iran, la politica del bastone e della carota non funziona, specie se le minacce (il bastone) non sono credibili. E quelle di Gianni e Pinotto (Obama & Kerry) sono semplicemente ridicole più che poco credibili.
Sarah F.