Diversamente antisemiti: attacco a Israele con la “logica del branco”

2 Agosto 2015

Da Vauro al Grande Ayatollah Ali Khamenei, dal “io non sono antisemita ma solo anti-sionista” alla “lobby sionista che controlla il mondo”, in questi giorni è un fiorire di manifestazioni diversamente antisemite, specie dopo la tragica morte del bambino palestinese.

A parte che ci sarebbe da ridire parecchio su come i media occidentali hanno pompato all’inverosimile la notizia quando se ne sono altamente infischiati di fatti ben più gravi o di precedenti stragi commesse da palestinesi nei confronti di cittadini israeliani, il che ci dovrebbe spingere a ragionare su quanto siano diversamente antisemiti i giornali occidentali. Ma a parte questo, che non è certo una novità, quello che ci deve far ragionare è l’attacco a Israele portato con quella che i criminologi chiamano “la logica del branco”, cioè quell’attacco concentrico e di gruppo contro un singolo obbiettivo che per varie ragioni si trova in condizione di difficoltà.

Ora, è chiaro che una democrazia come quella israeliana si trovi in difficoltà di fronte a un atto così esecrabile sebbene non sia stato provato che a compierlo siano stati estremisti ebraici. Le scritte in ebraico lasciate sul posto hanno sollevato infatti qualche dubbio, ma non entro sull’argomento che è certamente molto delicato e di esclusiva competenza della autorità israeliane. Dando per scontato che a compiere l’attentato dove ha perso la vita un bambino palestinese siano stati alcuni estremisti ebraici (o, come li chiama Netanyahu, dei “terroristi ebraici”) è palese che la democrazia israeliana ne sia colpita. Gli israeliani non sono come gli arabi che i terroristi li glorificano e gli intitolano vie e piazze anche se ammazzano bambini, gli israeliani i terroristi li arrestano a prescindere dalla loro fede. Quello che colpisce è l’immediato e violentissimo attacco verso Israele da parte dei diversamente antisemiti, quelli che nascondono il loro antisemitismo dietro alla facciata dell’antisionismo, un trucchetto che a quanto pare riesce molto spesso.

Così ieri Vauro pubblica una vignetta nella quale ricorda il bambino palestinese ucciso facendo un esplicito riferimento alla Shoah e sempre ieri il Grande Ayatollah Ali Khamenei, guida suprema iraniana, pubblica un libro dove afferma che gli ebrei non vanno sterminati per ragioni di antisemitismo (come fece Hitler) ma solo perché “occupano un territorio musulmano” e hanno il brutto difetto di essere sionisti.

Chiaramente tutto questo non è antisemitismo ma “solo” antisionismo, questi personaggi non sono antisemiti ma antisionisti, una formula per dire che sono diversamente antisemiti, mica come Hitler. Che poi i diversamente antisemiti si augurino, esattamente come gli antisemiti, lo sterminio degli ebrei è solo un dettaglio irrilevante. Pensate, Khamenei nel suo libro dice anche che “non è proprio necessario sterminare tutti gli ebrei”, basta gettarli a mare. Quant’è buono il Grande Ayatollah. E c’è ci dice che sia antisemita. Ingrati.

I diversamente antisemiti non potevano avere regalo più bello della morte di quel povero bambino palestinese, chiunque sia stato a ucciderlo. In poche ore la logica del branco è inesorabilmente scattata e l’attacco a un Israele scosso dal tragico fatto si è scatenato su tutti i fronti. In TV analisti improvvisati descrivono come i “cattivi sionisti” prevarichino i “poveri palestinesi”, parlano di “coloni israeliani” senza avere la minima idea di quello che stanno dicendo, parlano di “territori occupati” invece che di “territori contesi”. Tutti i peggiori stereotipi su Israele e gli ebrei vengono sciorinati con una facilità imbarazzante. E’ il festival del “diversamente antisemita”, di quelli che nascondono il loro palese antisemitismo dietro alla facciata della difesa dei “poveri palestinesi” e che non perdono occasione per evidenziare che “loro non sono antisemiti ma antisionisti”, come se ci fosse una differenza tra le due cose. E intanto a pochi Km da Nablus, migliaia e migliaia di bambini vengono massacrati dallo Stato Islamico, da Assad, da chiunque abbia un’arma in mano. Ma volete mettere migliaia e migliaia di bambini massacrati contro un solo bambino ucciso da un criminale che si sospetta essere sionista? Volete che Vauro ci faccia una vignetta? Avanti siamo seri….

Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

4 Comments

  1. Vauro ha preso spunto dalla canzone Auschwitz dell’Equipe 84 che a un certo punto fa …”e il fumo saliva lento…” quindi paragona ancora una volta gli ebrei ai nazisti!

  2. Vauro fa semplicemente vomitare. Ma anche la Mogherini non è da meno. Per non parlare del giornalismo da accattoni che è arrivato a definire palestinese la giovanissima israeliana uccisa al gay pride.
    Ma… se si scoprisse che non sono stati degli ebrei a uccidere il bimbo?

    • Diranno semplicemente che è una falsa notizia, che è propaganda pro-Israele!

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