Khamenei: “annienteremo Israele” (e poi l’Islam conquisterà il mondo)

2 Agosto 2015

Quando le potenze mondiali hanno siglato l’accordo sul nucleare iraniano il Presidente americano, Barack Hussein Obama, nel suo discorso agli americani aveva detto che questo accordo era la dimostrazione che “si poteva cambiare il mondo usando la diplomazia” e in merito alle minacce iraniane di distruggere Israele aveva detto che l’accordo era “l’inizio di un nuovo percorso di tolleranza”. Lo stesso discorso lo fece Federica Mogherini. La risposta a Obama e alla Mogherini è arrivata ieri da Teheran con la pubblicazione del nuovo libro del Grande Ayatollah Ali Khamenei intitolato “Palestine” nel quale il leader supremo iraniano promette di “annientare Israele” e restituire le terre occupate dagli infedeli alle popolazioni musulmane.

Il libro, in vendita solo in Iran ma tradotto anche in arabo, è un vero concentrato della ideologia genocida degli Ayatollah e non manca nemmeno di mandare segnali inquietanti al resto del mondo nel momento in cui vuol far passare l’idea che “ogni territorio conquistato dai musulmani non può essere ceduto o tornare ai non musulmani”, un discorso che vale per Israele ma che può essere applicato a tutto il mondo.

Nel libro Khamenei si auto-nomina “portacolori della Jihad per liberare Gerusalemme” e sostiene che «la distruzione di Israele non è un atto di antisemitismo così come interpretato in Europa, ma è un dovere per ogni buon musulmano perché garantisce il rispetto di principi islamici ben consolidati» che poi sono quelli citati prima secondo i quali un territorio conquistato dall’Islam deve rimanere o tornare all’Islam.

A queste ragioni Khamenei aggiunge che «Israele è alleato del Grande Satana», cioè degli Stati Uniti, che sta cercando di “giudaizzare” Gerusalemme e quindi merita di essere spazzato via, anche se la guida suprema iraniana, in un impeto di bontà, sostiene che non è proprio necessario “massacrare tutti gli ebrei” ma basterebbe «costringerli a fuggire con una enorme campagna di terrore».

Nel libro Khamenei sostiene che per liberare Gerusalemme dalla presenza degli ebrei e restituire le terre ai musulmani bisogna terrorizzare e isolare gli israeliani, che secondo lui hanno la doppia cittadinanza, per costringerli a tornare in Europa nei loro paesi originari. Per farlo non basta solo attaccarli in ogni modo ma bisogna anche isolarli a livello internazionale in modo che tutti i Paesi del mondo capiscano che “non conviene fare affari con Israele”. Infine, una volta annientato Israele, promette una soluzione definitiva alla questione palestinese con la nascita di un unico Stato musulmano e libero dalla presenza degli infedeli (quindi di presume anche dai cristiani n.d.r.) che vada dal mare al Giordano.

La conclusione del libro è davvero “originale”. Khamenei vuol far passare l’idea che massacrare gli israeliani non è un atto di antisemitismo come quello fatto da Hitler, ma è semplicemente il rispetto dei principi islamici, principi che naturalmente valgono anche per il resto del mondo e non solo per Israele.

Ora, noi di Rights Reporter abbiamo cercato in ogni modo di avere un commento da parte dell’Alto Rappresentante della Politica Estera Europea, Federica Mogherini, su questo libro e sui suoi contenuti, commento che per il momento non è arrivato. Vorremmo sapere cosa ne pensa e se è ancora convinta, al pari di Obama, che l’Iran possa cambiare pacificamente e che non rappresenti un pericolo per Israele (ma anche per tutto il mondo libero). Vorremmo sapere cosa ne pensa dei concetti “islamicamente corretti” espressi nel libro dal Grande Ayatollah Khamenei,secondo i quali una terra conquistata dai musulmani deve essere musulmana per sempre e se non crede che lo stesso concetto non possa un domani essere applicato anche all’Europa, visto anche la crescente islamizzazione a cui stiamo assistendo. Purtroppo siamo più che sicuri che si farà finta di nulla, che nessuno chiederà conto agli iraniani dei pensieri espressi dalla loro guida suprema, pensieri identici a quelli dello Stato Islamico. Come sempre si cercherà di minimizzare, un po come la stessa Mogherini fece con i missili di Hezbollah. Cosa dirà questa volta? Che Khamenei sta scherzando e che non pensa veramente di massacrare tutti gli ebrei? E quei riferimenti ai “territori conquistati dall’Islam che non possono tornare agli infedeli”, come li interpreta se non come un chiaro riferimento al resto del mondo? Ma soprattutto vorremmo sapere se quando pochi giorni fa si è recata in visita ufficiale in Iran fosse al corrente di questo libro e, se si, perché non ha proferito parola. Domande che purtroppo non avranno risposta.

Scritto da Maurizia De Groot Vos

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Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

3 Comments

  1. Sono solo chiacchere! Tra il dire e il fare c’e’ di mezzo il mare…Nostrum tra l’altro. Come disse il famoso avventuriero Italiano Manuel Fantoni…Ci fanno un baffo! E io aggiungo anche la barba ma me potrei anche sbaglia’.-

  2. La vedo grigia. Anche se Iran non farà passi nella direzione indicata dal libro, quest’ultimo è un chiaro messaggio per quei milioni di subumani islamici, camiciotti incontrollabili che potranno sicuramente dare molto fastidio ad Israele ed al resto del mondo. Non servono mezze misure è necessario porre rimedio con sistemi drastici. In questa direzione confido in Russia e Cina che sono territori già “intaccati” dal fanatismo islamico, ma che sanno reagire come si deve (vedi la rivolta nella regione islamica cinese del Xinjiang (etnia islamica Uiguri).

  3. Non mi sembra che Russia e Cina, malgrado i rapporti commerciali con Israele, siano intenzionati a esporsi in suo favore e nemmeno a combattere l’islamismo politico al di fuori dei propri confini.

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