Franco Londei
  • Home
  • Categorie
    • Blog
    • Opinioni
    • Medio Oriente
    • Politica
    • Intelligence
    • Editoriali
    • Covid
    • Sociale
  • Rights Reporter
    • rr Medio Oriente
    • Società e cronaca
    • RR Report e analisi
    • RR Africa
  • Trovami su…
    • FB pagina Franco Londei
    • FB pagina Rights Reporter
    • FB gruppo Rights Reporter
    • Twitter Franco Londei
    • Twitter Rights Reporter
  • Donazioni
Reading: Il giovane Regeni – di Giorgio Rapanelli
Share
Aa
Franco Londei
Aa
Search
  • Home
  • Categorie
    • Blog
    • Opinioni
    • Medio Oriente
    • Politica
    • Intelligence
    • Editoriali
    • Covid
    • Sociale
  • Rights Reporter
    • rr Medio Oriente
    • Società e cronaca
    • RR Report e analisi
    • RR Africa
  • Trovami su…
    • FB pagina Franco Londei
    • FB pagina Rights Reporter
    • FB gruppo Rights Reporter
    • Twitter Franco Londei
    • Twitter Rights Reporter
  • Donazioni
Follow US
Franco Londei > Editoriali > Il giovane Regeni – di Giorgio Rapanelli
Editoriali

Il giovane Regeni – di Giorgio Rapanelli

Franco Londei
Franco Londei 14 Aprile 2016
SHARE
ShareTweet

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo di Giorgio Rapanelli che riteniamo essere molto utile ad aprire una discussione/riflessione sul caso di Giulio Regeni.

regeni-art-rapanelli

Al di là delle puerili giustificazioni delle autorità egiziane, la terribile vicenda di Giulio Regeni è ancora avvolta dalla nebbia. La sua tragica fine “karmica” è impregnata di un odio psicotico, che non fa parte dei comportamenti dei “servizi” normali nei confronti di un “agente nemico”, soprattutto se costui ha la nazionalità di uno Stato in pace e in collaborazione con il Governo da cui dipendono i “servizi” stessi. Nel caso, si imprigiona ufficialmente e si torchia “l’agente nemico” privandolo del sonno, del vitto e dell’acqua, per avere informazioni pure con iniezioni di Pentothal; poi lo si espelle con grande risalto sugli organi di informazione. Magari scambiandolo con un altro “agente” in mano ai “servizi” dello Stato di cui l’espulso ha la cittadinanza.

Quelle operate sul corpo del giovane sono sevizie colme di perfido godimento nel procurarle e volte infine ad uccidere. Siamo in presenza di uno sgarro, di un tradimento, o di un pericoloso doppio gioco del Regeni, che metteva in pericolo la sopravvivenza del gruppo di cui faceva parte? Oppure, di un tradimento sentimentale con motivazioni sessuali? E’ stato vittima di un rituale sacrificale per soddisfare spietate entità che si nutrono delle emanazioni del dolore e del sangue delle vittime? I responsabili della morte sono proprio negli ambienti frequentati dal giovane idealista italiano per i suoi studi e le sue ricerche, che lo hanno “venduto”, o “indicato” quale pericolosa spia al regime egiziano?

Infatti, il giovane Regeni frequentava ambienti di opposizione attiva al Regime: un covo di serpenti pullulanti di spie, quinte colonne e agenti provocatori del Regime stesso e di chissà di quali altre “agenzie”. Come normalmente avviene dappertutto.

Forse egli si era “esposto” troppo, coinvolgendosi in un gioco non di sua competenza. Di sicuro, non aveva ambienti amici e “sicuri” che lo coprivano…

Io stesso mi misi in quelle condizioni alla fine degli anni ’60 nel curare gli interessi politici in Italia del Southern Sudan Liberation Front. Così, nel 1970, rischiai la vita in occasione di un mio safari tra i guerriglieri sud sudanesi, durante il quale fui da essi accusato di essere “spia e mercenario” del Nord Sudan. Come seppi poi, a danneggiarmi era stata la delazione di un universitario sud sudanese del nostro gruppo romano, diventato per denaro informatore dell’ambasciata sudanese. Fu seguendo “la pista del denaro” (to follow the money trail) che un controspionaggio mediorientale lo scoprì (impossibile che un universitario sud sudanese spendesse troppo in abiti, auto e bella vita) e informò i dirigenti occulti del gruppo. Mi salvai da una “scomparsa” tra i coccodrilli del fiume Nimur ai confini con l’Uganda, grazie alle foto che mi ritraevano con uno dei capi prestigiosi del Fronte, il defunto maggiore Ferdinand Goi Ukelo, e grazie alla presenza in zona di una missione militare israeliana. Tornato in Uganda, fui “coperto” da ambienti “amici” e nascosto in un appartamento dell’ambasciata francese per non essere arrestato dalla polizia ugandese, che mi cercava e che mi avrebbe consegnato ai “servizi” sudanesi – come avvenne in seguito col mercenario Rolf Steiner. Sarei stato massacrato di botte, processato, giudicato, condannato alla prigione da un tribunale del Sudan e dopo qualche anno rispedito in Italia. Ma MAI “giustiziato” dai nord sudanesi…

A commettere l’assassinio del giovane Regeni potrebbero essere stati “servizi deviati”, autonomi da quelli ufficiali – tipo Banda Koch. Però, in questo caso, mai si sarebbe fatto ritrovare un cadavere in quelle condizioni. Come normalmente avviene per eliminare spie e rompiscatole, basta una revolverata alla nuca, o da una moto in corsa. Invece, un cadavere così seviziato lo si fa “sparire”, riducendolo in cenere o in pezzi, da disperdere in zone desertiche.

Facendo ritrovare quel corpo seviziato, è stato come se si fosse voluto mettere in difficoltà il regime del presidente Abdel Fatah al Sisi nei confronti di un Paese “amico” come l’Italia e a livello internazionale. E’ stato un gioco “interno” degli oppositori al regime, infiltrati nei “servizi”? E’ stata la volontà di “agenzie” esterne con l’obiettivo di minare i rapporti dell’Egitto con l’Italia per via dello sfruttamento di giacimenti di idrocarburi? Comunque sia, Al Sisi ha probabilmente nemici molto vicini a lui. Oltre a quelli “grossi” esterni.

L’Egitto – per la sua credibilità politica internazionale e per evitare che il mondo sia costretto a vedere la foto di come è stato ridotto il giovane italiano – farebbe bene a trovare – e li troverà – i responsabili veri e a punirli, pure qualora facessero parte dei propri “servizi”. Che magari verrebbero fatti scomparire o tacere per sempre (to eliminate surviving witnesses) con gli usuali sistemi dell’”agente morto”. Buona norma sarebbe seguire anche una eventuale “pista del denaro”: quello probabilmente pagato per l’assassinio di Regeni (a criminali comuni, come a volte avviene).

Da parte italiana, si deve prudentemente tenere conto dell’importanza strategica e politica dell’Egitto (del Canale di Suez, di Israele e di Tobruk), ossia delle frontiere mediterranee “sicure” per la nostra sopravvivenza e per quella dell’Europa. I ricatti e le smargiassate politiche nei confronti dell’Egitto ci danneggerebbero… A meno che, con essere, non si stiano facendo interessi di potentati esteri. Altri argomenti di ordine morale e umano non rappresentano una priorità per chi ha responsabilità politica di governo. Però, Giulio Regeni chiede all’Egitto verità e giustizia, insieme ai suoi straziati genitori e a tutte le persone comuni, che, nel mondo, non possono accettare che una “ragion di Stato” copra una mostruosità simile. Ancora la politica non svela Ustica, la strage di Bologna, il rapimento di Moro. Il “caso Regeni” non dovrebbe nascondere risvolti “inconfessabili” come quelli… Comunque, conviene all’Egitto perdere completamente la faccia per non sacrificare alcuni apprendisti stregoni interni?

Scritto da Giorgio Rapanelli

ShareTweet
TAGGED: egitto, Giulio Regeni, italia, regeni
Franco Londei 14 Aprile 2016

Rimani informato

Facebook Like
Twitter Follow
Da non perdere
Ad image Ad image

Pagaci un caffè

Fai una piccola donazione

I più condivisi l’ultimo mese

  •  
    Il bluff di Putin sulla terza guerra mondiale...
    Quando si gioca a poker arriva un momento in cui si vanno a vedere le carte e si svelano i bluff. Ec
    5.7k Shares
  •  
    Israele: cosa fare con la Striscia di Gaza?...
    Cosa deve fare Israele con la Striscia di Gaza e con Hamas? Mentre il mondo attacca Israele per la m
    4.1k Shares
  •  
    Perché per avere una vera pace occorre umiliare Putin...
    Il Presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto che in Ucraina occorre vincere ma che sarebbe megl
    3.7k Shares
  •  
    Zelensky fa un passo verso la pace. Cosa dicono i pacivendoli?...
    Adesso tutti i putinisti travestiti da pacivendoli, i detrattori di Volodymyr Zelensky, quelli che l
    3.2k Shares
  •  
    Fiume di sangue innocente in Israele. Pronti i vitalizi per i terroris...
    Tre giovani padri che lasciano complessivamente 16 figli orfani, altre due persone che lottano tra l
    3.2k Shares

You Might Also Like

putin joker
Editoriali

Il bluff di Putin sulla terza guerra mondiale

28 Aprile 2022
Editoriali

Aggressione russa all’Ucraina: l’importanza di scegliere da che parte stare

8 Aprile 2022
Editoriali

Troppi amici di Putin in occidente. E per favore basta balle sul Donbass

7 Aprile 2022
Editoriali

Guerra in Ucraina: Zelensky mette l’ONU con le spalle al muro

6 Aprile 2022
Franco Londei
Follow US

© 2022 Franco Londei – Urbania (PU) Tutti i Diritti Riservati

  • About
  • Informativa sull’utilizzo dei cookie
  • Privacy Policy
  • Contattami
  • Principi etici e mission
La privacy per noi è importante
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza. Supponiamo che tu sia cosciente di questo, ma puoi comunque rifiutare se lo desideri. Cookie settingsACCCETTA
Manage consent

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA

Removed from reading list

Undo
Welcome Back!

Sign in to your account

Lost your password?