Israele: Shin Bet e polizia potranno ancora interrogare i terroristi senza problemi

24 Giugno 2015

Secondo quanto si apprende da fonti arabe in Israele, la Knesset starebbe per prolungare ulteriormente la legge speciale che permette alla polizia e allo Shin Bet di interrogare i sospetti di terrorismo senza alcun controllo video o audio.

La legge era stata promulgata temporaneamente nel 2002 a seguito di una serie impressionante di attentati e doveva rimanere in vigore per cinque anni. Nel 2008 la Knesset ha esteso il periodo fino al 2012 per gli stessi motivi per cui la legge venne promulgata. Ora sarebbe in discussione un decreto che prevede la sua attuazione fino al 2017. Secondo diversi membri del Governo israeliano non è il caso di togliere questo importante mezzo di indagine alla polizia e allo Shin Bet e i motivi sono gli stessi che nel 2002 avevano portato alla promulgazione del decreto, cioè una serie impressionante di attentati ai danni di cittadini israeliani.

Fortissima l’opposizione della minoranza araba in Israele. Il Legal Centre for Arab Minority Rights in Israel (Adalah) ha condannato duramente la volontà da parte del Governo israeliano di allungare i tempi dell’applicazione della legge. Secondo Adalah l’impossibilità di controllare gli interrogatori dei terroristi sarebbe una grave violazione dei Diritti Umani. Chissà perché però sono solo gli arabi a protestare mentre tacciono sugli attentati compiuti contro i cittadini israeliani.

Scritto da Sarah F.

Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

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