La riscossa dei gay iraniani. Aprono una pagina su Facebook “we are everywhere”

Un vero e propri smacco al regime iraniano e alle dichiarazione del piccolo Hitler persiano, Ahmadinejad, che parlando, qualche tempo fa, alla Columbia University disse: «in Iran non ci sono omosessuali» scatenando le giuste proteste dei giovani americani che sapevano bene la fine riservata dal regime iraniano ai giovani gay. Gli omosessuali in Iran ci sono e sono decisi a non tacere più.

Si chiama “we are everywhere” la pagina Facebook aperta dagli omosessuali iraniani per dimostrare che le relazioni omosessuali, bisessuali e transgender esistono anche nella repubblica islamica iraniana. Nel giro di poco tempo hanno ricevuto oltre 3.500 adesioni e hanno attirato l’attenzione dei maggiori media internazionali (meno che in Italia dove queste cose purtroppo passano inosservate).

La pagina è stata creata da un gruppo di omosessuali iraniani che affermano “we are queer, we are everywhere, we are fabulous, don’t mess with us!” e ha lo scopo di denunciare con forza l’omofobia imperante in Iran oltre alla durissima campagna di repressione nei confronti degli omosessuali portata avanti dal regime nazi-islamico iraniano.

Secondo Wahied Wahdat-Hagh, esperto di minoranze in Iran ripreso dal Jerusalem Post, in Iran gli omosessuali sono considerati “nemici dello Stato” e “nemici di Dio” e vengono perseguitati anche se non sono “politicamente attivi”. Per queste accuse quando vengono individuati sono messi a morte.

Nella pagina si parla di tutto e vi sono anche alcuni video coraggiosamente pubblicati da ragazzi che risiedono in Iran che raccontano i loro sentimenti e la loro vita sotto un regime che considera i rapporti omosessuali reati degni della pena di morte.

Sarebbe bello se quante più persone in Italia si iscrivessero al gruppo in modo tale da dare a questi giovani coraggiosi un segnale di attenzione anche da parte del nostro Paese. Il link è questo.

Sarah F.

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