La Siria minaccia Israele alle Nazioni Unite e avverte che se gli attacchi aerei israeliani sull’aeroporto di Damasco non si fermeranno reagirà attaccando l’aeroporto Ben Gurion, poco fuori Tel Aviv.
Lo ha detto ieri l’ambasciatore siriano alle Nazioni Unite, Bashar Jaafari, parlando al Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
L’inviato siriano ha duramente attaccato Israele per gli ultimi raid aerei contro obiettivi militari iraniani nei pressi dell’aeroporto di Damasco che, secondo fonti siriane, avrebbero provocato la morte di 21 persone tra cui 12 iraniani.
Bashar Jaafari ha duramente criticato gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia accusandoli di coprire al Consiglio di Sicurezza i “crimini israeliani” contro il suo paese.
«Non è forse giunto il momento per il Consiglio di sicurezza dell’ONU di fermare le ripetute aggressioni israeliane sui territori della Repubblica araba siriana?», ha chiesto Jaafari.
Secondo l’agenzia di stato siriana SANA se l’invito dell’ambasciatore siriano all’ONU non venisse accolto dal Consiglio di Sicurezza la Siria si riserverà il Diritto all’autodifesa attaccando l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.
Giusto per essere chiari, è molto difficile che la Siria abbia i mezzi per colpire l’aeroporto Ben Gurion, ma se dovesse cercare di farlo da Gerusalemme hanno già fatto sapere che considererebbero l’escalation come “un fatto molto grave” che comporterebbe una ritorsione adeguata.
Cercando commenti sulle minacce dell’ambasciatore siriano alle Nazioni Unite un funzionario della difesa israeliana ha detto a RR in condizioni di anonimato che l’utilizzo del termine “autodifesa” da parte della Siria è “improprio” visto che sono gli attacchi israeliani contro obiettivi iraniani in Siria ad essere “atti di autodifesa” e che basterebbe che la Siria si opponesse alla radicazione iraniana in suolo siriano per interrompere immediatamente i raid aerei israeliani.
Nel frattempo ieri il comando IDF ha diffuso un video dove viene mostrata la distruzione di diversi sistemi di difesa siriani entrati in funzione contro i caccia israeliani durante l’ultimo attacco.
L’IDF ha precisato che i sistemi siriani sono stati attaccati e distrutti perché hanno cercato di colpire i caccia israeliani ma che non erano tra gli obiettivi del raid aereo. Lo sono diventati nel momento in cui hanno cercato di difendere le postazioni iraniane e hanno sparato decine di missili contro i caccia israeliani.