Libano: ritirare immediatamente UNIFIL 2

Il fallimento della “missione di pace” ONU denominata UNIFIL 2 posizionata nel sud del Libano (a sud del fiume Litani) è sotto gli occhi di tutti ormai da diversi anni, praticamente dal suo insediamento, ma quello a cui si sta andando incontro in questo momento che presumibilmente precede un attacco israeliano alle strutture nucleari iraniane, è qualcosa di più del restare semplicemente inattivi come hanno fatto fino ad oggi i militari dell’Onu (tra i quali moltissimi italiani). Può trasformarsi in uno schieramento di scudi umani a protezione di Hezbollah.

Ma andiamo con calma e analizziamo la situazione e i motivi per cui chiediamo ad alta voce un immediato ritiro della missione UNIFIL, l’unica al mondo che per il ruolo che ha avuto beneficia del consenso dei finti pacifisti che imperversano in tutto il mondo.

Per cosa è stata istituita la missione UNIFIL 2?

La missione UNIFIL 2 è stata istituita alla fine della guerra del 2006 che vide contrapporsi Hezbollah e Israele allo scopo di creare un cuscinetto di sicurezza tra i due contendenti che aveva come margine nord il fiume Litani e come margine sud il confine tra Israele e Libano. UNIFIL doveva anche vigilare sul cessate il fuoco, impedire il traffico di armi nella zona di sua competenza, impedire il riarmo di Hezbollah, impedire agli aerei israeliani di sorvolare il territorio libanese e all’esercito di Gerusalemme di infiltrarsi in territorio libanese. In sostanza UNIFIL doveva controllare tutta la zona che va dal fiume Litani al confine israelo-libanese al fine di impedire un riaccendersi del conflitto. Le due parti avevano accettato l’insediamento della “missione di pace” a determinate condizioni che nella fattispecie prevedevano per quanto rigurda Hezbollah il totale controllo dei cieli e del territorio libanese al fine di evitare missioni aeree israeliane e da parte israeliana il controllo sul traffico di armi nel sud del Libano atto ad impedire il riarmo delle milizie sciite libanesi legate a Teheran. Altre componenti della missione UNIFIL erano la bonifica dei terreni minati o interessati da cluster bomb inesplose, la ricostruzione del sud del Libano e la protezione alcuni progetti di sviluppo implementati da ONG straniere nel sud del Libano.

Cosa ha fatto o non ha fatto UNIFIL 2 dal suo insediamento nel sud del Libano?

In pratica UNIFIL ha mantenuto solo le promesse fatte ad Hezbollah. Ha controllato e impedito le missioni aeree dell’aviazione israeliana, ha controllato il confine israelo-libanese e impedito missioni di controllo e monitoraggio delle forze israeliane, ha bonificato le aree minate o interessate da cluster bomb inesplose (ma non quelle minate da Hezbollah), ha contribuito fattivamente alla ricostruzione del sud del Libano e protetto le ONG straniere impegnate in programmi di sviluppo. Non ha controllato e/o impedito il riarmo di Hezbollah chiudendo sistematicamente gli occhi di fronte al continuo rifornimento di armi leggere, armi pesanti e missili che dal 2006 sono entrate a getto continuo nel sud del Libano attraverso il confine siriano. Si è piegata alle prepotenze di Hezbollah che ha sistematicamente impedito ai militari di UNIFIL  di controllare i depositi di armi e i mezzi che trasportavano i missili dalla Siria al Libano meridionale.

In sostanza con il suo comportamento UNIFIL 2 ha garantito una fattiva protezione ad Hezbollah favorendone un incredibile riarmo che ha portato il gruppo terrorista libanese ad essere militarmente molto più potente dello stesso esercito regolare libanese.

Quali sono i risultati della missione UNIFIL 2?

I risultati purtroppo sono sotto gli occhi di tutti. Hezbollah non è mai stato così armato e potente, tanto da arrivare a prendere quasi completamente il controllo militare e politico del Libano e da minacciare terribili ritorsioni verso Israele in caso di attacco all’Iran o di ingerenza straniera in Siria. tutto questo è potuto avvenire solo grazie alla presenza di UNIFIL 2 che di fatto ha impedito a Israele di ostacolare il riarmo di Hezbollah che, lo ricordiamo, è considerato da tutto il mondo libero un gruppo terrorista e non una forza politica o un esercito regolare.

Perché il tempo di UNIFIL 2 è scaduto?

Se Israele, come sembra, dovesse attaccare le centrali nucleari iraniane Hezbollah ha già promesso, per bocca del suo leader Hassan Nasrallah, di scatenare l’inferno e di provocare una guerra regionale. La presenza di UNIFIL continuerebbe di fatto a garantire ai terroristi libanesi una potentissima difesa contro gli attacchi di risposta israeliani che immancabilmente si verificherebbero in caso si attacco di Hezbollah a Israele. In sostanza UNIFIL 2 diventerebbe ostaggio di Hezbollah trasformandosi in un enorme scudo umano contro le risposte israeliane agli attacchi dei terroristi libanesi. Per questo motivo e visto soprattutto l’assoluta inutilità di UNIFIL 2 nel controllare il riarmo di Hezbollah, la missione Onu in Libano ha finito il suo tempo e deve al più presto ritirarsi da quel contesto. Diversamente rischierebbe di diventare un formidabile mezzo di difesa per i terroristi libanesi di Hezbollah e di versare sangue in quanto il gruppo sciita non esiterà a posizionare le sue batterie di lancio e i suoi comandi militari a ridosso delle truppe dell’Onu così come ha sempre fatto con la popolazione civile. Questo l’Onu non lo può permettere.

Oggi abbiamo richiesto con forza alla “Commissione Onu per le missioni di pace” (UN Peacebuilding Commission), alla “commissione Onu per il disarmo” (UN Disarmament Commission) e, attraverso gli organi competenti, al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, di prendere atto del fallimento della missione UNIFIL 2 e di ordinarne l’immediato ritiro al fine di non diventare un formidabile mezzo di difesa del gruppo terrorista libanese di Hezbollah.

Miriam Bolaffi per Secondo Protocollo

1 commento su “Libano: ritirare immediatamente UNIFIL 2”

  1. Il fazzoletto azzurro al collo con lo sbuffo giusto, i pantaloni con la riga perfetta e ben rimboccati negli anfibi lucidi come specchi, così si presentano i militari italiani e non, presenti nel Libano del sud.
    Una presenza che non disturba assolutamente nessuno, né le truppe libanesi, né tantomeno quelle degli hezbollah, figuriamoci poi quelle israeliane a pochi chilometri dal Libano
    La “lettera di corsa” che l’ONU aveva dato alle truppe di diverse nazioni per presidiare un territorio dal traffico di armi e movimenti di truppe, ha subito dimostrato delle falle paurose per la dabbenaggine di quella politica arrendevole e suicida che non ha dato quegli ordini precisi ed inequivocabili che permettessero alle truppe dell’ONU di agire super partes.
    Venendo meno tutti i controlli necessari per disarmare un territorio sensibile come il sud del Libano, tutte quelle forze militari ostili ad una visione di pace, si sono rafforzate a tal punto che ormai ogni forma di dialogo e di controllo sono impossibili.

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