Sentinelle de che?

Leggevo stamattina un articolo riferito a un episodio avvenuto ieri a Trieste quando le cosiddette “sentinelle in piedi” hanno inscenato la loro tipica manifestazione “a difesa della famiglia tradizionale”, puntualmente contrastate dai gruppi a difesa dei Diritti LGBT.

Solite scaramucce, qualche tafferuglio sedato prontamente dalla polizia e nulla di più.

Ora, fatto salvo il Diritto di pensarla come si vuole e fatto salvo il Diritto a manifestare pacificamente, quello che mi chiedo io è quale concetto abbiano le “sentinelle” di famiglia. Quale è la loro famiglia ideale o, come la definiscono loro, tradizionale?

In base a quello che ho capito la loro famiglia ideale è quella composta da uomo donna, cosa che io non condivido perché per me una famiglia può essere benissimo composta da due uomini o da due donne, ma anche da Paperino e Paperoga, sempre una famiglia resta. Non ho capito bene, lo ammetto, se sono anche contro le convivenze di fatto, ma se ho percepito l’andazzo nemmeno quelle gli vanno bene.

Ora, senza andare a scomodare le varie ideologie politiche e religiose vorrei ricordare l’articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che se permettete per me è vangelo:

  1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento.
  2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
  3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

Nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani non si fa cenno a come una famiglia debba essere fondata, si pongono solo dei limiti di età, si precisa che il matrimonio non dovrà essere imposto e che la famiglia deve essere tutelata. Insomma, non ci sono discriminanti. In questo, cioè nella applicazione di questo articolo (per altro ripreso dalla Dichiarazione Europea dei Diritti dell’Uomo) l’Italia è indietro come i cavernicoli (volevo usare un altro termine ma mi astengo per non essere volgare). In sostanza si stabilisce che la famiglia, qualsiasi tipo di famiglia, è fondata sull’amore e sul reciproco consenso. Niente altro.

Seguendo invece il ragionamento delle sentinelle è “più famiglia” un nucleo composto da un uomo violento e da una donna maltrattata (e magari costretta a sposare quell’uomo) che una famiglia composta da due uomini o da due donne che però si amano e si rispettano. Se vogliamo usare un termine di paragone ancora più estremo, per loro è “più famiglia” un nucleo fondato da una ragazzina pakistana comprata da un vecchio bavoso che una coppia dello stesso sesso che però si ama e si rispetta. Da radicale impertinente e da seguace estremista del Diritto come inteso dalla Dichiarazione Universale mi permetto di dissentire fortemente.

E’ chiaro che non sono ammissibili atti di violenza contro le sentinelle, ma è altrettanto chiaro che questi sono dei cavernicoli del Diritto, altro che “sentinelle”. Per di più ogni manifestazione contraria alle sentinelle si trasforma automaticamente in un lancio mediatico di questa retrograda e inaccettabile mentalità.

E allora lasciateli fare, non provocate risse che poi arrivano sui giornali e finiscono per dar loro visibilità. La razza umana è evoluta attraverso l’abbattimento dell’ignoranza. Serve calma e ragionevolezza. Forse tra qualche decennio ci arriveranno anche loro. Vanno semplicemente ignorati.

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