Secondo un rapporto dell’intelligence americana, ripreso da diversi organi di stampa USA, sarebbero migliaia i pasdaran iraniani attualmente impegnati in Siria nella sanguinosa repressione contro i dissidenti al regime di Bashar al-Assad.

Il rapporto USA conferma esattamente quello che già si sapeva da mesi e cioè che a un certo punto la “cabina di regia” della sanguinosissima repressione del regime siriano è stata occupata dagli iraniani che in maniere spietata e programmata stanno letteralmente sterminando gli oppositori.

Fonti della resistenza siriana parlano da mesi di “personaggi che parlano un’altra lingua” che guidano le mosse dell’esercito. Alcuni militari disertori passati alla resistenza hanno parlato apertamente di “membri dei pasdaran iraniani” al comando delle unità dell’esercito incaricate di perquisire casa per casa i quartieri ribelli e di uccidere sul posto i dissidenti e le loro famiglie.

Ma l’appoggio iraniano al regime sanguinario di Assad non si limita solo a fornire gruppi di assassini perfettamente addestrati. Nelle ultime settimane l’Iran avrebbe fornito alla Siria imponenti carichi di armi, alcuni arrivati con le due navi che lo scorso 28 febbraio sono attraccate in Siria dopo essere passate per il Canale di Suez, una responsabilità questa che ricade tutta sulle spalle del Governo egiziano che ne ha permesso il transito nel Canale.

Ci sono voluti più di 8.000 morti perché la comunità internazionale si interessasse almeno un po’ di quello che sta avvenendo in Siria. Ora speriamo che non ce ne vogliano altri 8.000 prima che si intervenga per mettere fine al bagno di sangue.

Sarah F.