Studio israeliano COVID: adolescenti protetti al 90% con il vaccino

Gli adolescenti vaccinati contro il COVID sono il 90% più protetti dalla infezione rispetto ai loro coetanei non vaccinati.

A sancirlo è stato uno studio congiunto condotto dal Clalit Research Institute e dalla Università di Harvard.

Lo studio è stato condotto durante la quarta ondata di infezioni da coronavirus in Israele tra l’8 giugno e il 14 settembre su un campione di 94.354 adolescenti israeliani di età compresa tra 12 e 18 anni che sono stati vaccinati contro il virus con il vaccino Pfizer/BioNTech e sullo stesso numero di adolescenti non vaccinati.

Lo studio ha scoperto anche che gli adolescenti vaccinati hanno il 93% in meno di probabilità di sviluppare malattie sintomatiche anche se non ha fornito dati sull’efficacia del vaccino nella prevenzione dei ricoveri.

Il Direttore e fondatore del Clalit Research Institute, il prof. Ran Balicer, ha affermato che «i risultati dello studio dimostrano inequivocabilmente che il vaccino è estremamente efficace nel prevenire l’infezione dalla variante Delta e nella prevenzione delle forme sintomatiche».

Ha inoltre affermato che i risultati mostrano come la protezione del vaccino contro la variante Delta sia simile a quella osservata nei giovani adulti contro il ceppo Alpha e dovrebbe quindi aiutare i genitori ancora riluttanti a decidere di far vaccinare i propri figli adolescenti il prima possibile.

Sempre ieri i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno pubblicato uno studio simile i cui risultati hanno indicato come il vaccino sia altrettanto efficace tra la stessa fascia di età negli Stati Uniti.

Tuttavia a differenza di quello israeliano lo studio americano affronta anche l’efficacia dei vaccini Pfizer nella prevenzione dei ricoveri ospedalieri, che si attesta al 93%.

Ora, fino a qui i numeri incontestabili di ben due studi provenienti da grandi Università e da grandi centri di studio israeliani e americani. Cos’altro rimane da dire se non che coloro che continuano a vaneggiare di complotti, di Big Pharma, di microchip o addirittura di morti da vaccino dovrebbero essere davvero isolati.

Per anni abbiamo combattuto contro la disinformazione nei confronti di Israele e ora dobbiamo combattere ferocemente contro i disinformatori del vaccino perché la loro disinformazione uccide, provoca morti e in più ammazza l’economia.