Israele – Europa: dove ha portato la corrotta politica della Ashton

18 Luglio 2013

Israele-Ashton

Leggo quasi incredulo che l’Unione Europea ha deciso per un specie di boicottaggio dei prodotti israeliani provenienti da quel territorio che loro chiamano genericamente West Bank (Giudea e Samaria), dal Golan e da Gerusalemme Est. Dal prossimo agosto tali prodotti non potranno più essere importati con il marchio Made in Israel.

Parliamoci chiaro, la decisione è del tutto simbolica e persino dannosa per i palestinesi dato che nelle aziende che la UE vorrebbe boicottare ci lavorano oltre 50.000 palestinesi che guadagnano, oltretutto, cinque volte tanto di quanto guadagna un loro pari in Palestina. Per il resto non mancheranno certamente acquirenti dei buonissimi prodotti israeliani di Giudea e Samaria.

Quindi cosa vuole l’Unione Europea? Semplice, vuole piegare alla sua ideologia uno Stato extraeuropeo come Israele credendo di avere a che fare con la Grecia o con l’Italia. Ma se questo è già di per se gravissimo, è ancora più grave scoprire che una sola persona, per meri interessi personali, condiziona negativamente le decisioni dell’Unione Europea. Questa persona si chiama Catherine Ashton ed è veramente, passatemi il termine di cui mi assumo completa responsabilità, una fogna.

Come mai, per esempio, la Baronessa inglese non propone una misura del genere per i prodotti che provengono da Cipro occupata dai turchi? Oppure per quelli dell’Irlanda del Nord occupata dai suoi compatrioti? E perché non prendere le stesse misure per i prodotti in Kurdistan occupato da Siria, Giordania, Turchia, Iraq e Iran? E che dire dei prodotti del Tibet occupato dalla Cina? E guardate che qui si sta parlando di territori occupati e non di territori contesi come sono la Giudea e la Samaria (a Gerusalemme Est c’è ben poco da contendere, quello è territorio israeliano e Gerusalemme la capitale di Israele).

Ci rendiamo conto di dove ha portato la politica corrotta e antisemita della baronessa Catherine Ashton? Ha portato l’Europa, da sempre promotrice delle democrazie, a boicottare e combattere l’unica democrazia in Medio Oriente, Israele, uno Stato piccolissimo posizionato in mezzo ai peggiori regimi islamici dai quali si deve difendere ogni giorno che Dio ci manda.  Ci rendiamo conto di quale livello di bassezza ha toccato l’Europa dei burocrati e dei non eletti?

Oggettivamente credo che sia arrivato seriamente il momento di fare qualcosa. Come Secondo Protocollo abbiamo inoltrato tre esposti in due anni al Parlamento Europeo contro Catherine Ashton senza ottenere alcuna risposta se non un patetico documento dove ci si diceva che avrebbero “analizzato” il nostro esposto. Un esposto lo ha inviato Rights Reporter dopo la scoperta del “conflitto di interessi” della baronessa e consorte, ma anche questa volta nessun riscontro degno di nota. E’ ora quindi di passare a metodi più duri per costringerla a rassegnare le dimissioni. Stiamo quindi studiando una petizione che sia perfettamente legale (non le solite petizioni online che certo fanno pressione ma che legalmente non sono riconosciute) oltre ad altri sistemi per fare in modo che chi governa e rappresenta  l’Europa sia una persona eletta e non nominata da altri burocrati. La lotta è appena cominciata.

Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

1 Comment

  1. Maestra! Ma pure Piero stava occupando territori perchè punisci solo me? Buuuuu! Lo dirò alla mamma che la maestra ce l’ha con me.

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