Ridicolo rapporto Onu contro Israele: applica l’apartheid

25 Febbraio 2014

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Il massimo che poteva fare l’Onu era incaricare un noto antisemita come Richard Falk di redigere un rapporto su Israele e i suoi rapporti con i palestinesi. Quello che ne è uscito è un rapporto (l’ennesimo) a senso unico nel quale si arriva ad accusare Israele di praticare una forma moderna di apartheid nei confronti dei palestinesi.

Richard Falk naturalmente non si è fatto sfuggire la ghiotta occasione offertagli dalle Nazioni Unite e ha redatto un rapporto che, se letto da uno che di cose mediorientali non sa nulla o non se ne interessa, descrive Israele, cioè l’unica vera democrazia in Medio Oriente, come un paese razzista che viola i Diritti dei palestinesi, che ha eretto un muro per isolare gli arabi quando invece è semplicemente una barriera protettiva la quale ha azzerato gli attentati in Israele, che discrimina gli arabi in patria e perseguita con arresti arbitrari quelli fuori dai confini israeliani, che costringe gli abitanti di Gaza a vivere in una condizione di assedio e che pratica una vera e propria pulizia etnica.

Non scherzo, Richard Falk ha scritto tutto questo (e molto altro) nel rapporto consegnato alle Nazione Unite e immagino che sarà anche stato pagato per questo “lavoro” (pagato veramente, non come qualche idiota insinua sul sottoscritto quale agente della hasbara di Netanyahu e del Likud). Un rapporto a senso unico che non prende minimamente in considerazione il contesto, che sorvola allegramente sulle violazioni dei Diritti perpetrate dalla ANP e soprattutto da Hamas nei confronti degli stessi palestinesi, che non menziona un solo attentato, che non considera minimamente il fatto che ANP e Hamas considerano Israele il nemico da abbattere, anzi, da cancellare.

Intendiamoci,  Richard Falk si conosce e non è che questo suo rapporto sorprenda più di tanto (sarei rimasto sorpreso se avesse scritto anche una sola riga contro Hamas), quello che sorprende un po’ è il fatto che ancora l’Onu incarichi lui di fare certe ricerche e di redigere rapporti ufficiali.

La cosa curiosa, che se non fosse così tragica farebbe sorridere, è che questo rapporto arriva proprio a ridosso della Israel Apartheid Week, una iniziativa tragicomica organizzata da alcuni importanti atenei (Oxford, solo per fare un nome) con la quale si vuole portare all’attenzione mondiale “l’apartheid israeliano”. Ma come, mentre gli africani si fanno ammazzare pur di raggiungere Israele, mentre i gay palestinesi e arabi trovano rifugio in Israele, mentre lo stesso Israele è l’unico Paese mediorientale dove arabi, cristiani ed ebrei vivono liberamente fianco a fianco e addirittura gli arabi hanno una rappresentanza in Parlamento, questi parlano di apartheid israeliano? Totò avrebbe detto: “ma mi faccia il piacere”!!!

Seriamente (e hasbara a parte), siamo al ridicolo. Si attacca con accuse ridicole una democrazia circondata da teocrazie e da regimi terroristici e si chiudono gli occhi sulle nefandezze commesse dagli arabi e dal mondo islamico in generale. E il buffo che a fare tutto questo sono le Nazioni Unite e un manipolo di pseudo intellettuali  da strapazzo i quali, cavalcando la moda del momento e per ottenere una “settimana di gloria”, si inventano di sana pianta accuse che non trovano alcun fondamento, favorendo con questo atteggiamento chi vorrebbe cancellare dalla faccia della terra l’unica democrazia in Medio Oriente.

Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

2 Comments

  1. Grande Londei, come sempre. Fa molto male veder affidare certe esternazioni a personaggi come Falk. Temo che l’ONU si sia ormai convinta d’esser una sorta di ‘Dio’ in terra, un distillato di rigore e di obbiettività, mentre la sua sfacciata parzialità è sotto gli occhi di tutti coloro che ancora riescono a preservare il proprio cervello dal virus della stupidite… Grazie Londei, grazie mille.

    Roberto Fiaschi

    • grazie Roberto, l’Onu è un baraccone inutile e costoso che francamente andrebbe profondamente riformato

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