Berlusconi si dimetta per il bene della destra e del Paese
Chi mi conosce sa che non posso essere tacciato né di simpatie sinistre né di antiberlusconismo inteso come “ossessionato da Berlusconi”. La politica italiana non mi entusiasma più ormai da molto tempo e francamente delle performance erotiche di Berlusconi non mi è mai interessato. Quello che invece mi interessa è il giudizio politico su Berlusconi ed è su questo che vorrei invitare gli amici berlusconiani a riflettere.
In primo logo non credo alla teoria della cospirazione della magistratura contro Silvio Berlusconi. Credo che ci siano alcuni magistrati politicizzati che hanno approfittato della loro posizione per danneggiare il Cavaliere, ma va detto anche che lui gli ha dato una bella mano nel farlo. Credo piuttosto che mettere in Parlamento per diverse legislature un condannato per associazione mafiosa, uno per associazione camorristica e tanti altri inquisiti per reati gravi blandendo proprio il “complotto della Magistratura” sia stato un orrore più che un errore. In secondo luogo vorrei valutare l’uomo politico Berlusconi. Cosa ha fatto per l’Italia? Francamente se dovessi pensare a qualcosa di grandioso fatto da Berlusconi per questo Paese non mi viene in mente niente. Però, l’ho detto prima, non è che la politica italiana mi entusiasmi molto per cui potrei anche sbagliarmi e in questo caso inviterei gli amici berlusconiani a smentirmi. I dati però ci dicono che dalla sua discesa in politica la condizione del Paese Italia è progressivamente peggiorata, e questo è un dato di fatto. Forse la condizione di una certa cerchia di persone sarà pure migliorata, ma di quanti parliamo? Del 3/4% della gente? Per il resto la “non politica” di Berlusconi è stata del tutto fallimentare. Di riforme (serie e ben fatte) nemmeno l’ombra, eppure ci sono stati momenti in cui aveva una maggioranza tale da poter decidere e fare quello che voleva. In compenso ha letteralmente spaccato la destra, l’ha demolita (un po’ anche per gli errori di valutazione fatti da Fini e compagnia bella) e si è circondato di estremisti più vicini all’idea del fascio che a quella di una destra europea e riformista. L’ultima stupidata (ma potrei parlare per ore) l’ha fatta con l’IMU facendo credere agli allocchi di averla fatta togliere quando invece è stata semplicemente sostituita con un’altra tassa (la TRISE) che sarà molto peggio dell’IMU, specie per le classi più deboli.
Ma parliamoci chiaro, non è che abbia fatto tutto da solo, la sinistra di D’Alema, Bersani e compagnia bella gli ha dato una bella mano. In fondo Berlusconi ha sempre fatto comodo a quella sinistra come oggi fa comodo a Grillo. Avere un nemico ben identificato da combattere è sempre un bene e soprattutto giustifica l’inefficienza (non ho potuto fare quella riforma per colpa di quello o quell’altro).
E’ un giochino che va avanti da troppo tempo, su questo hanno ragioni da vendere sia Renzi che i grillini (quei pochi senzienti). L’Italia ha bisogno di cambiare passo, ha bisogno di una nuova classe politica ma, soprattutto, di una nuova politica. Lo so, dico cose ovvie, ma a leggere i giornali di stamattina o a vedere le news in TV non sembrano poi così ovvie dato che l’argomento principale è ancora Berlusconi e gli eredi di D’Alema e Bersani.
Lo ripeto, non mi interessano i giudizi sull’uomo Berlusconi (anche se la storia di Ruby rubacuori fatico a digerirla), mi interesano i giudizi sul politico Berlusconi e francamente non possono che essere negativi.
I dati statistici dicono che la maggioranza degli italiani è di tendenza moderata, né di destra estrema né di sinistra estrema. Non vorrei che per colpa di Berlusconi e dei suoi estremisti (ma anche di D’Alema, Bersani, Cuperlo, ecc. ecc.) quell’enorme bacino di gente decidesse di non schierarsi o, peggio, di dare il voto a Grillo. Sarebbe l’ultima stupidata di Berlusconi (che purtroppo temo sia già in corso).
La soluzione? Un atto onorevole di Silvio Berlusconi: le sue dimissioni. Se ciò non avvenisse a trarne vantaggio sarà la sinistra di D’Alema e Bersani (pardon, volevo dire Cuperlo) che di un Berlusconi politicamente vivo ne può solo beneficiarne. Non solo, le ultime elezioni ci hanno detto che il “non cambiamento” favorisce Grillo. E allora, per il bene della destra e per quello del Paese, Berlusconi si dimetta. Sono sicuro che ne beneficeranno tutti tranne Grillo (e il Fatto Quotidiano).