Chi mi conosce sa che non posso essere tacciato né di simpatie sinistre né di antiberlusconismo inteso come “ossessionato da Berlusconi”. La politica italiana non mi entusiasma più ormai da molto tempo e francamente delle performance erotiche di Berlusconi non mi è mai interessato. Quello che invece mi interessa è il giudizio politico su Berlusconi ed è su questo che vorrei invitare gli amici berlusconiani a riflettere.
Ma parliamoci chiaro, non è che abbia fatto tutto da solo, la sinistra di D’Alema, Bersani e compagnia bella gli ha dato una bella mano. In fondo Berlusconi ha sempre fatto comodo a quella sinistra come oggi fa comodo a Grillo. Avere un nemico ben identificato da combattere è sempre un bene e soprattutto giustifica l’inefficienza (non ho potuto fare quella riforma per colpa di quello o quell’altro).
E’ un giochino che va avanti da troppo tempo, su questo hanno ragioni da vendere sia Renzi che i grillini (quei pochi senzienti). L’Italia ha bisogno di cambiare passo, ha bisogno di una nuova classe politica ma, soprattutto, di una nuova politica. Lo so, dico cose ovvie, ma a leggere i giornali di stamattina o a vedere le news in TV non sembrano poi così ovvie dato che l’argomento principale è ancora Berlusconi e gli eredi di D’Alema e Bersani.
Lo ripeto, non mi interessano i giudizi sull’uomo Berlusconi (anche se la storia di Ruby rubacuori fatico a digerirla), mi interesano i giudizi sul politico Berlusconi e francamente non possono che essere negativi.
I dati statistici dicono che la maggioranza degli italiani è di tendenza moderata, né di destra estrema né di sinistra estrema. Non vorrei che per colpa di Berlusconi e dei suoi estremisti (ma anche di D’Alema, Bersani, Cuperlo, ecc. ecc.) quell’enorme bacino di gente decidesse di non schierarsi o, peggio, di dare il voto a Grillo. Sarebbe l’ultima stupidata di Berlusconi (che purtroppo temo sia già in corso).
La soluzione? Un atto onorevole di Silvio Berlusconi: le sue dimissioni. Se ciò non avvenisse a trarne vantaggio sarà la sinistra di D’Alema e Bersani (pardon, volevo dire Cuperlo) che di un Berlusconi politicamente vivo ne può solo beneficiarne. Non solo, le ultime elezioni ci hanno detto che il “non cambiamento” favorisce Grillo. E allora, per il bene della destra e per quello del Paese, Berlusconi si dimetta. Sono sicuro che ne beneficeranno tutti tranne Grillo (e il Fatto Quotidiano).