Chi appoggia Hamas ha le mani sporche di sangue palestinese

8 Agosto 2014

Chi appoggia Hamas, che siano media, pacivendoli, grandi organizzazioni, ONG o governi, sono responsabili delle morti di civili almeno quanto lo sono terroristi palestinesi. Questo deve essere chiaro, perché se Hamas, ormai al limite del collasso, non avesse visto nell’appoggio internazionale occidentale (ma non arabo) una pezza d’appoggio, a quest’ ora si starebbe trattando su quanto lunga doveva essere la tregua e sulle modalità di uscita di Hamas da Gaza. Invece siamo ancora qui a parlare di guerra e degli immancabili morti civili.

Le pretese avanzate da Hamas non possono essere accolte semplicemente perché Hamas non è nelle condizioni di poterle fare. Propaganda a parte, Hamas è sconfitto militarmente, a livello di deterrenza militare è ridotto ai minimi termini e non può che fare affidamento su singole azioni di terrorismo. Dei morti a Gaza, secondo l’IDF, almeno 900 sono miliziani di Hamas e della Jihad Islamica e non civili. I dati sulle vittime di Gaza sono stati forniti ai media occidentali (e presi per oro colato) da un noto terrorista che, come ricordano gli amici di Progetto Dreyfus, si chiama Ashraf al-Qudra e, oltre al terrorista, a tempo perso fa anche il portavoce del Ministero della Salute di Hamas. Non esiste un dato dell’Onu sulle morti civili a Gaza, non esiste una lista di un organo indipendente, esiste solo la versione d Hamas. Quando i media vi dicono che “secondo fonti Onu” sono morti un tot. numero di civili, in realtà l’unica fonte è Hamas che, come sappiamo, ha bisogno come l’aria di morti civili e che a tal proposito ha diffuso un apposito memorandum dedicato alla stampa.

Queste cose le sappiamo noi e le sanno pure i sostenitori di Hamas i quali quindi, essendone perfettamente consci, continuando ad appoggiare Hamas e quindi il proseguo del conflitto, si rendono complici dei terroristi e hanno le mani sporche di sangue palestinese esattamente come le hanno terroristi di Hamas.

Volete continuare ad appoggiare Hamas? Bene, fatelo. Ma non andate in giro a dire che appoggiate e sostenente il popolo palestinese perché siete bugiardi. A Voi del popolo palestinese non interessa nulla e, purtroppo tardi, lo iniziano a capire persino gli stessi palestinesi.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Serena M.

[glyphicon type=”euro”] Sostieni Rights Reporter

Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

2 Comments Lascia un commento

  1. Articolo illuminante che condivido.
    I sostenitori di Hamas non sostengono di sicuro gli interessi della popolazione palestinese, ma soltanto la loro visione distorta e guerrafondaia.
    La deriva in corso é sfavorevole per l’organizzazione che domina la striscia.
    La ripresa delle ostilità é per Hamas una scelta obbligata, ma é anche un rimedio peggiore del “male”.
    Si sta indebolendo militarmente e dovrebbe subire con ogni probabilità una sensibile erosione del consenso interno.
    In sostanza Hamas si è incartata e quello che aggrava la sua condizione é che questo avviene in una crescente disattenzione internazionale.
    Il conflitto a Gaza é meno “importante” del conflitto e della crisi umanitaria dell’Iraq, che adesso é al centro dell’attenzione delle cancellerie.
    Per la prima volta in otto anni si può intravedere la fine o quanto meno un forte ridimensionamento di Hamas.
    Altro che bisognerà per forza fare i conti con Hamas!
    Queste sono più che altro le tesi degli imbroglioni travestiti da analisti neutrali.
    La vera crisi di questa organizzazione é iniziata con la chiusura dei tunnel con l’Egitto, voluta da Al Sisi.
    La scelta della guerra é un tentativo di uscire da un progressivo strangolamento, dopo che é fallito l’accordo con Fatah, che aveva lo stesso scopo.
    Adesso Hamas é in una trappola e a quanto pare lo stesso Abu Mazen, al di là della retorica obbligata, si é seduto sulla riva per aspettare che transiti il cadavere del suo “nemico”.
    Cosa faranno adesso i megafoni europei e onusiani di Hamas?
    Continueranno probabilmente a battere il tasto umanitario, attribuendo con vari giochi di prestigio le attuali condizioni di Gaza al blocco invece che alla guerra di Hamas.

  2. La ripresa del lancio dei missili di Hamas conferma ancora una volta che l’interesse è ben altro che il bene del popolo palestinese, anche perché, militarmente parlando, non ottiene l’indebolimento di Israele.
    Secondo me, il vero scopo è distogliere l’attenzione dalla imminente realizzazione dell’arma nucleare dell’Iran.
    Se facciamo mente locale vediamo che Hamas ha incominciato a lanciare missili sul territorio d’Israele, quando questi si preparava (o diceva di prepararsi) ai raid aerei mirati verso i centri di lavorazione dell’atomica iraniana.
    Se Hamas è direttamente (e chiaramente) sostenuto dall’Iran è naturale che faccia gli interessi dell’Iran.

Comments are closed.

Previous Story

Gaza: 1.800 morti sono pochi per Hamas. Ripreso il lancio di missili su Israele

Next Story

M5S e Israele: chiamiamolo antisemitismo

Latest from rr Medio Oriente

Go toTop

Don't Miss