Come Hezbollah uccise Rafik Hariri. Parla il Procuratore Norman Farrell

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Hezbollah fece seguire Rafik Hariri per 50 giorni prima di ucciderlo. Ne studiò ogni mossa, ogni appuntamento, ogni abitudine. Poi colpì a colpo sicuro. E’ quello che racconta Norman Farrell, il procuratore del Tribunale Internazionale che da giovedì prossimo guiderà l’accusa nel processo contro cinque membri di Hezbollah accusati di aver progettato ed eseguito l’omicidio dell’ex Premier libanese.

Fu una operazione altamente sofisticata – continua Farrell – che si avvalse di modernissime tecnologie di intercettazione. Lo studio delle cellule telefoniche indica chiaramente che i cinque imputati seguivano da vicino Rafik Hariri e che erano nelle vicinanze quando esplose l’autobomba, quindi fu uno di loro ad attivare il telecomando.

Secondo quanto dice Norman Farrell al Daily Star le prove in mano all’accusa sono inoppugnabili e non si spiega come sia possibile che il Governo libanese non faccia nulla per consegnare i cinque imputati alla giustizia.

In realtà si spiega benissimo. Il Libano è letteralmente ostaggio di Hezbollah e neppure l’esercito regolare libanese osa andare contro il gruppo terrorista sciita armato e finanziato dall’Iran. Cosi i cinque imputati dell’omicidio di Rafik Hariri non saranno presenti al processo e verranno giudicati in contumacia.

Norman Farrel parla poi di un altro omicidio probabilmente legato a quello di Rafik Hariri, quello del capitano Wissam Eid, ufficale del ISF (Internal Security Forces) che aveva raccolto le prove contro Hezbollah e stava raccogliendo altre prove riguardanti altri omicidi politici avvenuti in Libano. Farrell ammette che per il momento l’omicidio di Wissam Eid non è di sua competenza ma potrebbe diventarlo presto essendo, a suo giudizio, correlato alle indagini sull’omicidio di Hariri.

Il Tribunale Speciale internazionale per il Libano gestisce le indagini anche di altri omicidi politici avvenuti in Libano e anche quelli porterebbero tutti verso Hezbollah. Anche alla luce di queste indagini continuiamo a ritenere incredibile la decisione dell’Unione Europea di inserire Hezbollah nella lista nera dei gruppi terroristici ma facendo una chiara distinzione tra gruppo militare e gruppo politico quando invece emerge chiaramente che il gruppo militare di Hezbollah esegue gli ordini del gruppo politico.

Sharon Levi

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  1. articolo interessantissimo che dimostra ancora una volta (ove ve ne fosse bisogno) l’assoluta inutilità di istituzioni come l’Unione Europea che non riesce nemmeno a inserire come si deve un gruppo terrorista globale come Hezbollah nella lista dei gruppi terroristici e tira fuori una soluzione farlocca che divide il gruppo in “militare” e “politico”

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