Quando ho appreso che il Ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, voleva ricorrere alla Corte Europea dei Diritti Umani per denunciare la supposta violazione dei Diritti Fondamentali (nella fattispecie la Privacy) del Premier ho pensato ad una burla. Poi invece ho visto che le agenzie battevano questa “seria” intenzione del nostro super Ministro degli Esteri e ho dovuto accettare questa ennesima buffonata.
Beh, tutto sommato è un passo avanti. E’ passato dal riferire al Senato sui fatti di St. Lucia e quindi del tinello di Montecarlo, alla Corte Europea per i Diritti Umani. Non è cosa da poco. Peccato che nel frattempo, cioè tra una lettera al Premier di St. Lucia e una lettera alla Corte Europea, sia caduto il regime tunisino, quello egiziano e ci sono sommovimenti in Marocco, Algeria, Yemen e Giordania, il tutto senza che al nostro Ministro degli Esteri sia passato per la mente di interessarsene minimamente.
Non solo, la situazione in Afghanistan si fa sempre più critica per i nostri militari mentre altri 2.500 soldati italiani sono sulla piattaforma medio-orientale più rovente di tutte, il Libano, un Paese che dire che si trova sull’orlo di una guerra civile è dir poco perché se davvero implode il Paese dei cedri la situazione in Medio Oriente si farà incendiaria.
Ma tutto questo non sembra interessare il nostro Ministro degli Esteri. Lui pensa a scrivere una lettera alla Corte Europea per i Diritti Umani per lamentare che la privacy del premier è stata disturbata da un manipolo di giudici che sostengono il fatto che fare sesso con una minorenne e intervenire per farla liberare dopo un arresto siano reati. Accidenti questi giudici sono proprio petulanti. Eppure il Ministro degli Esteri dovrebbe conoscere a memoria la Convenzione Europea dei Diritti Umani, cioè quel documento su cui si basa qualsiasi intervento della Corte Europea dei Diritti Umani. Dovrebbe quindi sapere che la violazione a cui si riferisce è quella dell’art. 8 della Convenzione stessa che recita così:
1. Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza.
2. Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell’esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria alla sicurezza nazionale, alla pubblica sicurezza, al benessere economico del paese, alla difesa dell’ordine e alla prevenzione dei reati, alla protezione della salute o della morale, o alla protezione dei diritti e delle libertà altrui.
Evidentemente Frattini ha letto in fretta e furia il punto 1 dell’art. 8 tralasciando completamente il punto 2 dove si spiegano le eccezioni.
E allora io mi chiedo (con tutto il rispetto per il Ministro Frattini che per inciso reputo una vittima di questo premier): con tutto quello che accade intorno a noi, è mai possibile che un Ministro degli Esteri sia costretto a fare queste bischerate invece di interessarsi di cose molto più serie? Ho sempre considerato il Ministro Frattini una ottima persona e un discreto Ministro, non fosse altro perché fino ad oggi è stato considerato da tutti una figura diplomaticamente importante. Ma queste due ultime uscite (unite ad altre cosucce di cui parlerò in futuro) mi hanno fatto rivedere il mio giudizio che, certo, non vale assolutamente niente e non incide certamente nelle decisioni del Ministro, ma che non posso non esternare.