Intenso attacco israeliano in Siria durante la notte scorsa dopo che ieri i sistemi di difesa israeliana avevano abbattuto un missile terra-terra lanciato contro obiettivi civili in Israele.
I caccia con la Stella di David hanno colpito molto duramente prendendo di mira obiettivi militari iraniani in Siria ma anche i sistemi di difesa antiaerea siriani.
Secondo fonti locali ci sarebbero almeno 11 morti tra i quali quattro militari di Damasco.
Gli obiettivi colpiti
Il massiccio attacco israeliano in Siria ha colpito decine di obiettivi tra i quali depositi di armi iraniane, campi di addestramento per i miliziani sciiti e centrali di intelligence precedentemente individuati dai servizi segreti israeliani.
Colpiti anche diversi sistemi di difesa antiaerea siriana, probabilmente anche i fantomatici S-300 russi che poco hanno potuto contro l’attacco israeliano nonostante i media di regime siriani sostengano di aver sventato l’attacco.
«Durante l’attacco, decine di missili siriani terra-aria sono stati lanciati contro i nostri caccia, nonostante i chiari avvertimenti espressi da Israele alla Siria di astenersi dall’attaccare. Di conseguenza, un certo numero di batterie siriane di difesa aerea sono state attaccate e distrutte» ha detto un portavoce del IDF.
Un avvertimento al regime di Damasco
Secondo il comando del IDF il pesante attacco israeliano in Siria è avvenuto a seguito del lancio di un missile terra-terra iraniano contro Israele che secondo il Ministro israeliano della intelligence, Yisrael Katz, era diretto contro la stazione sciistica di Hermon, in quel momento particolarmente affollata da turisti dopo le intense nevicate dei giorni corsi.
Ma soprattutto l’intenso attacco israeliano in Siria vuole essere un avvertimento al regime di Damasco affinché la smetta di favorire il posizionamento iraniano sul suo territorio. Se Assad continuerà a permettere agli iraniani di usare il suo territorio diventerà egli stesso un bersaglio.