L’esercito israeliano in collaborazione con lo Shin Bet e la polizia ha dato il via questa mattina ad una vasta operazione antiterrorismo in Giudea e Samaria, comunemente detta “Cisgiordania”.
Secondo fonti della sicurezza interna israeliana un uomo palestinese è morto dopo essere stato colpito da colpi di arma da fuoco durante gli scontri con le truppe israeliane nella città di Nablus.
Li scontri sono cominciati quando le truppe israeliane hanno dato il via ad una vasta operazione antiterrorismo mirata ad arrestare i fiancheggiatori dei recenti attentati avvenuti nello Stato Ebraico e i responsabili degli atti di vandalismo contro la Tomba di Giuseppe che adesso è stata messa in sicurezza.
Secondo la Mezza Luna Rossa palestinese, durante i violenti scontri sarebbero rimasti feriti almeno 31 palestinesi dei quali uno, come detto in precedenza, è deceduto. La vittima sarebbe il 34enne Muhammed Hassan Muhammed Assaf.
Al momento non c’è alcuna conferma diretta da parte delle forze di sicurezza israeliane, né in merito agli scontri, né in merito alla vittima.
L’unica conferma da parte israeliana è che è in corso una vasta operazione antiterrorismo nella regione di Jenin, nelle città di Tulkarem e Nablus e nelle città di Urif, Qabatiya e Jaba.
Confermato anche che i raid a Jenin arrivano dopo una serie di attacchi mortali in Israele, dei quali alcuni autori provenivano dalla zona.
Fonti palestinesi affermano che gli scontri con l’uso di armi da fuoco automatiche sono ancora in corso a Jenin.