Il Ministro della Difesa di Israele, Avidgor Lieberman, si è dimesso dalla sua carica a causa della decisione del Governo di accettare il cessate il fuoco con Hamas.
«La domanda che viene posta è: perché ora? Per quanto mi riguarda il cessate il fuoco di ieri insieme all’intero processo per raggiungere un accordo con Hamas, significa capitolare al terrorismo», ha detto Lieberman alla stampa per poi invitare il Premier, Benjamin Netanyahu, ad indire elezioni anticipate.
«Trattando con Hamas, Israele potrà forse raggiungere una situazione di tranquillità nel breve termine» ha etto ancora Avidgor Lieberman «ma la sicurezza a lungo termine subirà un gravissimo danno».
«Non è un segreto che negli ultimi mesi ci siano stati disaccordi tra me e il Premier. Per citarne uno recente, quello di dare il permesso al Qatar di portare carburante e denaro nella Striscia di Gaza» ha proseguito Lieberman, «io non volevo e se fossi il Premier avrei difficoltà a guardare gli abitanti del sud negli occhi» ha poi concluso con una stoccata a Netanyahu.
Da diversi mesi Avidgor Liebermen porta avanti, inascoltato, una campagna per non trattare con Hamas e più di una volta si è espresso pubblicamente contro le trattative con i terroristi palestinesi. Il massiccio attacco dell’altro ieri con oltre 400 missili sparati dai terroristi in 24 ore e il successivo accordo di cessate il fuoco è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Avidgor Lieberman chiedeva una risposta poderosa e definitiva, ma anche questa volta Netanyahu non ha ceduto. Da questo le sue dimissioni.
Hamas ha fatto subito sapere di essere felice per le dimissioni di Lieberman. «Questa è una vittoria politica per Gaza che è riuscita a tenere duro e a provocare un terremoto politico in Israele» ha detto un portavoce di Hamas. Manifestazioni di soddisfazione anche dalla Jihad Islamica che vede le dimissioni di Lieberman come «una vittoria della resistenza contro l’occupazione».