Oggi a Teheran scenderanno in piazza le donne iraniane per rivendicare la parità di Diritti con l’uomo, per contestare la legge che impone loro di portare il velo e per protestare contro le centinaia di detenzioni illegali di donne impegnate in prima persona nella difesa dei Diritti Umani.
Attraverso vari siti di opposizione le donne iraniane hanno invitato a scendere tutte in piazza senza il velo, anche coloro che credono che sia giusto portarlo, non fosse altro per stabilire il Diritto di scelta individuale. Le manifestazioni non sono state autorizzate dal regime, per cui si teme che verranno represse con violenza. Al momento non è possibile avere notizie da Teheran anche se diverse fonti non confermate parlano di migliaia di donne scese in strada in tutto l’Iran.
Si protesta anche e soprattutto per le centinaia di donne ancora imprigionate e per le violenze, anche sessuali, alle quali vengono sottoposte nella prigione di Evin. Alcuni mesi fa, a seguito di una pesantissima denuncia di Mehdi Karroubi, venne aperta una inchiesta farsa che chiaramente non portò a niente. Intanto le violenze sono proseguite. E poi ci sono le decine di donne incarcerate solo per aver protestato dopo le elezioni, ragazze che sono in carcere da molti mesi e delle quali in molti casi non si sa più niente. I movimenti per la difesa dei Diritti Umani sono stati letteralmente cancellati, a partire da quello diretto dal Premio Nobel per la Pace, Shirin Ebadi.
Il mondo sembra essersi dimenticato dell’Iran, ma in queste ultime settimane sono state decine le manifestazioni di piazza represse nel sangue dal regime. In queste proteste le donne iraniane hanno un ruolo fondamentale, non per niente sono le più bersagliate dal regime.
Per coloro che non conoscono a sufficienza la condizione femminile in Iran invito a leggere “8 marzo della donna in Iran. Lo sapevate che…..” scritto lo scorso anno e purtroppo ancora attuale, anzi, se possibile la repressione si è fatta ancora più feroce.
In occidente questa festa è l’occasione per ricordare le lotte di classe portate avanti dalle donne in questi anni e per celebrare le conquiste fatte. In Iran è l’occasione per far conoscere al mondo la durissima repressione contro chi difende i Diritti delle donne e per evidenziare la condizione umiliante in cui vivono le donne iraniane. Quest’anno il regime sta facendo di tutto per non fare uscire le notizie per cui è difficile per noi essere vicine alle nostre sorelle iraniane. Non ci resta altro che cercare di far conoscere al mondo le loro miserevoli condizioni. Nel fare questo vogliamo ricordare agli organi europei che una donna che riesce a fuggire dall’Iran ha pienamente Diritto all’asilo politico, cosa che al momento (specie in Gran Bretagna) non sempre viene applicato.
Parisa Elahi