Matrimoni gay SI, adozioni NO (almeno per ora)

28 Gennaio 2013

FRANCE-SOCIETY-WEDDING-DEMONSTRATION-PARIS

Si discute parecchio in questi giorni sui diritti delle persone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali) e in particolare per due temi che sembrano, all’apparenza, direttamente collegati tra loro, quello dei diritti delle coppie omosessuali ad avere una vita di coppia riconosciuta e quello di adottare bambini.

So che con quello che sto per dire mi attirerò le ire dei miei amici LGBT, so che una transessuale dovrebbe in teoria difendere a spada tratta quello che la comunità LGBT sostiene, ma siccome mi ritengo un essere pensante e non una pecora che segue il gregge, non posso fare a meno di dire la mia.

La questione dei matrimoni gay o del Diritto delle coppie omosessuali ad avere gli stessi Diritti delle coppie etero sposate è un argomento su cui c’è davvero poco da dire. Chi ama e forma una coppia di fatto ha tutto il Diritto di godere degli stessi benefici di cui godono le coppie sposate e questo a prescindere dal genere. Si può amare sia essendo etero che gay o transessuale. Si può programmare una vita insieme, prendere un mutuo per la casa, aprire una attività commerciale “famigliare” anche se non si è etero. Insomma, si può essere una coppia vera (o di fatto) anche senza l’equazione uomo/donna o senza essere sposati. E’ chiaro che il Diritto al matrimonio (per chi lo vuole) deve essere garantito anche alle coppie omosessuali, non fosse altro perché l’Italia, almeno in Costituzione, è un Paese laico che non fa alcuna discriminazione di genere. E già questo basterebbe per approvare una legge per i matrimoni tra persone dello stesso sesso o quantomeno per il riconoscimento delle coppie di fatto (che non riguarda solo gli omosessuali ma anche le coppie etero).

Ma sull’adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso la questione non è di così facile interpretazione come invece lo è quella del matrimonio. Per capirlo dobbiamo fare una differenza tra i “diritti delle persone LGBT” e il “Diritto del bambino”. Ecco, a mio avviso la parola chiave è proprio “Diritti dei bambini” che, concedetemelo, sono ampiamente più importanti dei Diritti delle persone LGBT adulte. Intendiamoci, non c’è nella legislazione internazionale e in particolare nella Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia qualcosa o un articolo che vieti a una coppia di persone dello stesso sesso di adottare un bambino, quindi tecnicamente e per il Diritto Internazionale, la cosa sarebbe possibile. Quello che mi lascia perplessa (ed è per questo che parlo di Diritti dei bambini) è l’inclusione nella società dei bambini adottati da coppie omosessuali. Mi spiego meglio. Nella società attuale la famiglia viene vista come formata da un padre e da una madre e così i bambini sono figli di padre e di madre. Un bambino con due padri oppure due madri verrebbe automaticamente discriminato dagli altri. E’ un rischio che non può essere sottovalutato. Ho sottolineato la frase “società attuale” perché ritengo questo tipo di società del tutto fuori dal tempo. Tuttavia per il momento questa è la società in cui viviamo. Ebbene, secondo me, costringere un bambino a crescere in una famiglia omosessuale (perché con l’adozione non si da al bambino la possibilità di scegliere e quindi lo si mette di fronte a una scelta compiuta da altri, da qui la costrizione) mi sembra una violazione del Diritto di quel bambino a crescere in una famiglia “normale” dove per normale si intende il concetto di famiglia come viene visto nella società attuale.

Mi si dirà che da qualche parte bisogna pur iniziare per cambiare questa società. Mi sta bene, ma non sulla pelle dei bambini. Vogliamo cambiare la società attuale? Bene, facciamolo per gradi. Iniziamo dal riconoscimento delle coppie omosessuali e dalla possibilità per queste coppie di contrarre il matrimonio. Introduciamo nella società attuale il concetto di “coppia omosessuale” come quello di una “coppia normale”, poi e solo poi potremo chiedere il Diritto all’adozione di bambini, cioè solo quando non ci sarà più il rischio per quei bambini di essere discriminati dagli altri. Non sto parlando di mancanza di affetto verso i bambini da parte delle coppie omosessuali, anzi, sto chiedendo a queste coppie di rinunciare a un loro Diritto per salvaguardare quelli dei bambini e quindi di mostrare tutto il loro amore per i bambini stessi.

Credo che la conquista dei Diritti delle persone LGBT sia una della maggiori priorità ma credo anche che questa conquista debba andare per gradi e soprattutto essere rispettosa dei Diritti degli altri, perché se reclamiamo un Diritto per noi non lo possiamo fare a discapito di quello degli altri, tantomeno se sono bambini.

Paola P.

Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

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